UFO su Ferrara: 2003 – 2006

vigaranomainarda-24agosto2008In questo settore sono riportati gli avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati, di cui abbiamo avuto notizia, che vanno dal 2003 al 2006. I militari dell’Aeronautica Militare Italiana si ostinano ancora a definirli “OVNI”, ma noi, per comodità, li chiameremo semplicemente con l’acronimo di risonanza mondiale “UFO” (Unidentified Flying Object), ovvero “Oggetto volante non identificato“, con cui si indica un oggetto volante misterioso, la cui forma e le cui dinamiche di volo non sono afferibili ad alcunché di noto in campo aeronautico.

Ferrara: UFO nei pressi del Palazzo degli Specchi

Riportiamo la relazione integrale che hanno scritto i due testimoni, padre e figlio, comprensiva del disegno a colori da loro realizzato.

ferrara-palazzodeglispecchi-2006“Erano da poco trascorse le 17,00 di quel 26 febbraio 2003 e la giornata stava volgendo al tramonto. Il cielo era ancora di un bel colore azzurro ma già, verso ovest, si stava colorando di una rosa-arancio. In compagnia di mio figlio più giovane, che all’epoca aveva già compiuto dieci anni e stava frequentando la V elementare, stavamo tornando a casa da Ferrara. Eravamo appena usciti dalla concessionaria dove, qualche mese prima, avevo acquistato un’auto nuova e ci stavamo dirigendo verso casa. Dopo aver superato il Palazzo degli Specchi, stavamo per immetterci lungo la circonvallazione nord di Ferrara e mentre guidavo, stavo ancora pensando al tipo di manutenzione che i meccanici avevano fatto al motore dell’auto.

ferraraspecchi-26febbraio2003All’improvviso mio figlio mi gridò: «Guarda papà! Guarda là! Guarda là!». «Dove?», chiedo. Non avevo ben capito né a cosa si riferisse né in quale direzione avrei dovuto volgere lo sguardo. Certo che quelle urla mi avevano abbastanza preoccupato. «Guarda quella nuvola cosa sta facendo! Diventa sempre più grande!» continuò a gridare. Poiché ce n’era una sola abbastanza grande, un po’ spostata in alto a destra, non feci alcuna fatica ad individuarla e, rallentando la velocità, iniziai ad osservarla perché, ancora, non avevo ben capito che cosa stesse succedendo. A dir il vero, quando la notai era ancora assai lontana, tuttavia mi colpì il fatto che si stesse ingrandendo a vista d’occhio e così, anch’io ebbi le sensazioni di mio figlio. Stavamo osservando una nuvola che si stava avvicinando sempre più verso noi e aumentava ad ogni frazione di secondo.

La cosa ci impressionò parecchio, così decisi di fermare l’auto sul ciglio della strada: in quel momento mi trovavo pressoché sull’incrocio con la tangenziale e ci passavano davanti tante auto. La nostra agitazione salì tantissimo e così cercammo di attirare l’attenzione degli automobilisti di passaggio, aiutandoci con vistose indicazioni delle braccia ma, incredibilmente, nessuno si fermò. A dir il vero, notai che alcuni si girarono nella direzione giusta, ma mi rimane ancora il dubbio se siano riusciti poi a vedere quello che stavamo osservando noi. Così pensai: “Non si sono fermati perché stanno viaggiando velocemente e, nel momento in cui girano la testa vedono al massimo una nuvola… sempre che capiscano di guardare nell’esatta direzione da noi indicata“.

Dalla parte inferiore della nuvola, che si trovava ad un’altezza di alcuni chilometri, leggermente spostata a sinistra rispetto a noi, fuoriuscì un tubo lucentissimo che in pochi secondi iniziò a scendere verticalmente per poi piegarsi a sinistra, sempre rispetto a noi, e risalire. Secondo i miei ricordi risalì fino alla sommità della nuvola ma secondo quelli di mio figlio si fermò un po’ prima; di certo, comunque, qualcosa uscì, si piegò e risalì. Poi, non appena ebbe terminato la risalita, vedemmo giungere, proveniente da ovest, ma molto basso rispetto alla linea dell’orizzonte, una sfera di colore oro-argento e del diametro di poco superiore alla larghezza del tubo appena fuoriuscito. Essa, senza apparenti rumori, andò ad incastrarsi esattamente alla sommità del tubo, compiendo una manovra unica e perfetta. Dopo due o tre secondi, notammo che la nuvola, che probabilmente nascondeva al suo interno un UFO, smise di traballare e si bloccò. E noi rimanemmo impietriti.

Mio figlio ruppe il silenzio di quegli attimi e mi chiese: «Papà, ma che cosa sta succedendo? Hai visto anche tu quella sfera?». Fu proprio così: entrambi avevamo visto la stessa scena ed io, seppur assai preoccupato, colsi nella semplicità della domanda di mio figlio la possibilità di rispondergli in maniera serena, sdrammatizzando la situazione:«Sì, l’ho vista anch’io, ma non preoccuparti! È solo un UFO che è rimasto senza benzina e si è fermato per fare rifornimento».
Meno male che ora siamo in due a poter raccontare questo fatto incredibile, altrimenti avrei preso del visionario da chiunque. A dieci anni si è solo bambini ma ciò non significa che non si capiscano già tante cose ed io lo so bene perché la mia professione è quella di insegnante. Continuando nel suo stato di agitazione, mio figlio gridò nuovamente: «Dai papà! Presto! Risaliamo in auto e corriamo a vederlo dal di sotto!».
Poiché sembrava trovarsi apparentemente sulla verticale delle carceri e, sicuramente, assai più basso delle normali nuvole, gli risposi:«Sì! Dai, presto! Forse ce la facciamo!». Salimmo velocemente in auto e ripartimmo, ma il traffico era notevole ed impiegammo circa tre minuti per compiere quel breve tragitto. Mentre ci trovavamo alla sommità del cavalcavia vedevamo ancora quella scena, ma durante la fase di discesa la vista ci fu impedita sia dalla vegetazione assai alta che dall’abitato della zona. Così quando giungemmo al luogo prefissato guardammo ansiosamente verso il cielo, in direzione della zona dove pensavamo avesse dovuto ancora trovarsi l’UFO, ma … purtroppo ogni ricerca risultò vana; tutto era scomparso e le sole cose che si vedevano, assai lontane e in direzione di Bologna, erano due piccole nuvole rosse come il fuoco”.

Vigarano Pieve: un UFO a sfera

vigaranopieve-settembre2005Solo in data 20 novembre 2006, cioè ad oltre un anno di distanza dall’accaduto, ci decidemmo a mettere in rete questa notizia, pur essendo in possesso del filmato originale già da diversi mesi. Eravamo, infatti, in attesa dell’esito della perizia tecnica eseguita da due tecnici professionisti che esclusero l’assenza di manipolazioni di qualsiasi sorta. In seguito, non del tutto convinti, ci affidammo ad una nuova perizia eseguita da un tecnico privato il quale, utilizzando un modernissimo software in grado di analizzare “il campo ed il fondo della ripresa”, ci fece notare che il filmato era da considerarsi originale in quanto non aveva subito alcuna manipolazione; presentava, però, un’anomalia che non era stata notata durante la prima indagine, per mancanza, appunto, di quel software. Egli, grazie all’applicazione del filtro “embossed negativo riuscì ad individuare in maniera nettissima la presenza di un secondo fondo del tutto piatto che si trovava proprio dietro al primo piano della ripresa che, a sua volta, … era anch’esso piatto.

A questo punto, si sarebbe anche potuto dire che era semplicemente un vero mistero, in quanto tutto il sistema funzionava: c’era un oggetto volante che, nel buio assoluto, stava emettendo energia e fiamme e si stava innalzando assai lentamente sulla linea dell’orizzonte. Ma anche se si individuò quell’importante anomalia, forse attribuibile al buio della notte, non c’era ancora il destro per affermare che avesse potuto trattarsi di un falso filmato, anche perché quell’oggetto aveva un moto ascensionale regolarissimo. Noi continuammo quindi a manifestare il massimo di fiducia nel testimone di questa inquietante vicenda e vi illustriamo l’intero accaduto. La foto in apertura di articolo è un frame tratto dal filmato originale.

Una sera di fine settembre del 2005, poco prima delle 22.00, il signor M. B. era uscito di casa per andare a far sgambettare il proprio cane nell’appezzamento di terreno agricolo posto di fronte a casa sua. Mentre l’animale aveva iniziato a girare per il prato, egli osservava le stelle, così come fanno molti altri proprietari di cani per ingannare il tempo necessario all’espletamento delle funzioni fisiologiche dei loro animali.

Egli stava distrattamente osservando il cielo notturno quando, all’improvviso, la sua attenzione venne catturata da una luce che era apparsa in lontananza, in direzione Ferrara, a circa 15° sull’orizzonte visivo. In quel primo istante, essa si trovava appena al di sopra della cima degli alberi di un bosco distante solo alcune centinaia di metri dal punto della ripresa e situato nei pressi di un importante collettore; essa teneva un direzione di spostamento da est verso ovest e stava compiendo un movimento ascensionale, lento ma continuo, da sinistra verso destra. Incuriosito dal fatto, egli prese ad osservare la scena con sempre maggior attenzione poiché quella strana luce, che sembrava variare continuamente di colore, stava aumentando troppo vistosamente il proprio diametro, tanto che in poco tempo era già diventata assai più grande di una stella.

All’iniziò egli cercò di dare una risposta logica al fatto, così pensò che potesse trattarsi di un aereo o di un elicottero in avvicinamento poiché ciò che osservava era, appunto, un aumento progressivo di diametro ed un lento e continuo moto ascensionale, da destra verso sinistra, privo di qualsiasi rallentamento o interruzione. Dopo un po’ questa ipotesi venne però a cadere poiché non si udiva alcun rumore. A quel punto, dato anche il variare continuo della luminosità, venne quasi logico ipotizzare qualcosa di non convenzionale; così decise di correre a casa, per poter prendere la telecamera e filmare la scena.

Corse con quanta forza aveva in corpo poiché temeva di giungere in ritardo. Giunto a casa, sistemò il cane all’interno della proprietà, salì dal garage fino al salotto, prese la telecamera che, per fortuna, aveva ancora una certa carica, e continuò a salire fino alla camera da letto. Uscì sul balcone e controllò con ansia la porzione di cielo dove, fino a poco prima, stava accadendo quel fenomeno stranissimo: la luce era ancora là e si comportava esattamente allo stesso identico modo, con un aumento progressivo del diametro, una variazione continua del colore ed un ininterrotto movimento ascensionale.

Dalla fretta di riprendere non pensò di inserire una nuova VHS di registrazione così il filmato si posizionò esattamente in mezzo ad altri due precedenti riprese, cancellandole un po’ entrambe: la prima riguardava alcune scene del proprio figlio più piccolo di soli 14 mesi mentre la seconda riprendeva un show della nostra pattuglia acrobatica, le Frecce tricolori. Come spesso accade nella concitazione del momento decisamente particolare, non prese nemmeno il cavalletto fisso in dotazione ma iniziò ad inquadrare l’oggetto tenendo semplicemente appoggiata la telecamera sulla ringhiera del balcone, con grave danno per la qualità complessiva del filmato.

Ben presto si accorse che questa posizione non era del tutto idonea in quanto quella luce continuava nel suo moto ascensionale e tendeva ad uscire dall’inquadratura. Inoltre, sempre a causa del movimento suddetto, incontrò notevoli difficoltà nel mantenere l’inclinazione corretta della ripresa. Così ebbe la disastrosa idea di collocare un pacchetto di sigarette sotto l’apparecchio che, naturalmente, si schiacciò a più riprese e scivolò da tutte le parti. Pur tuttavia, in mezzo a tante cose storte, il risultato ufologico fu eccezionale ed avrebbe potuto essere ancora migliore se M. B. non avesse dovuto accompagnare a casa la mamma, abitante in città, che già lo stava aspettando da subito dopo che egli era uscito col cane.

vigaranopieve-settembre2005-2Nel filmato in nostro possesso, della durata complessiva di quasi quattro minuti, si nota distintamente l’aumento delle dimensione, la variazione di colore e la variazione di forma; infatti, riguardo a quest’ultimo aspetto, allorquando egli ha azionato il dispositivo “night-shoot” ha probabilmente provocato una sovraesposizione della primitiva semisfera ed ha realizzato le incredibili immagini dove si nota distintamente una semisfera, sormontata da una cupola di diverso colore e da una specie di finestratura che gira tutto attorno. Qui, a dir il vero, sorge un piccolo problema tecnico poiché il dispositivo suddetto, se attivato, ha una funzione illuminatrice assai limitata e quindi la sola soluzione possibile è che, in realtà, quella sfera che si muovesse con moto ascensionale regolarissimo.

vigaranopieve-settembre2005-3Nel video originale, c’è da dire che si ha come l’impressione che dalla parte superiore esca una grande forma energetica, sotto forma di calore o di qualcosa che si avvicina ad una fiamma. Purtroppo per noi, mancano sia un “fondo” di cielo sia una casa o un albero o una fabbricato di riferimento. La cosa è ovvia dato che la scena si svolgeva di notte e l’oggetto continuava a salire ma, purtroppo, non aiuta ad identificare la scena del fatto. Per contro, se pensiamo alle migliaia di foto di presunti UFO notturni, assimilabili a minuscoli puntini luminosi in uno scenario completamente buio, non possiamo che essere soddisfatti di questo risultato.

Ci chiedemmo anche se l’oggetto avesse potuto essere un pianeta, così andammo a consultare la situazione del nostro Sistema Solare in quel periodo di settembre del 2005, nel sito http://www.scis.uai.it e verificammo l’inconsistenza dell’ipotesi. Infatti, Mercurio era in avvicinamento al Sole e quindi non si sarebbe potuto osservare. Venere era osservabile per poco più di un’ora dopo il tramonto del Sole. Marte era entrato nel Toro fin dal 23 settembre e la sua orbita lo portava ad essere in fase di rapido avvicinamento alla Terra; avrebbe però raggiunto la sua distanza minima solo all’inizio di novembre, periodo in cui sarebbe stato luminosissimo e facilmente individuabile ad occhio nudo. Giove era praticamente inosservabile, in quanto interamente immerso nella luce del crepuscolo. Saturno sorgeva ad Est ma solo nelle ultime ore della notte, ovvero poco prima dell’alba. Urano, Nettuno e Plutone erano osservabili tutta la notte… ma non ad occhio nudo, naturalmente. Non poniamo limiti alla Provvidenza e siamo pronti ad accogliere le spiegazioni di chiunque si voglia cimentare nell’impresa di spiegare questo caso in una chiave diversa da quella ufologica. Siamo altresì disponibili a far visionare il video a chiunque ce lo richieda, dopo gli opportuni accordi con il proprietario.

Castello di Vigarano: una sfera volante

castello-16giugno2006Per quanto possa sembrare incredibile, dopo decine di tentativi andati a vuoto, finalmente riuscimmo a fotografare un sfera volante accanto ad un aereo di linea. Dalle nostre parti passano tantissimi aerei commerciali e militari, ma mentre gli aerei commerciali viaggiano sempre sugli stessi corridoi aerei, compresi fra le quote di 8.000 e 13.000 metri, gli aerei militari non hanno una quota di riferimento e, assai spesso, passano a quote bassissime, anche di poche centinaia di metri, compiendo manovre bellissime che simulano, forse, tattiche da battaglia in quanto siamo a soli quattro chilometri dal grande Centro Radar di Poggio Renatico, deputato al controllo del traffico aereo su gran parte dell’Italia centro-settentrionale e dell’Europa dell’est.

concorde-ufoA dir il vero, la teoria che accanto agli aerei potessero volare anche UFO non è nostra ma l’avevamo appresa partecipando ad una conferenza ufologica alcuni anni or sono e, rimanendone impressionati, avevamo ricercato gli opportuni approfondimenti in Internet e sulla stampa specializzata. Tale teoria richiamava in causa, in maniera specifica, quanto era avvenuto in occasione del volo inaugurale del Concorde, del quale esiste un filmato industriale prodotto in Francia dalla Aérospatiale, nel 1976. Mentre si stava riprendendo il volo inaugurale dell’aereo supersonico Concorde, improvvisamente arrivò una sfera metallica volante, color grigiastro e grande poco più di un oblò. Si avvicinò tranquillamente all’aereo ed iniziò a sbirciare con curiosità all’interno, osservando attraverso i vetri della cabina e degli oblò, seguendo senza difficoltà la sua rotta. Poi, così all’improvviso come era arrivata, partì ad una velocità stupefacente e scomparve nell’azzurro cielo dopo aver tenuto la scena per circa un minuto. Il tutto fu possibile registrarlo grazie ad un secondo aereo che stava volando parallelamente al Concorde ma ad una quota di poco più alta. E questa è soltanto una delle molte prove dell’esistenza di una realtà ben conosciuta da noi investigatori ma del tutto “ignorata” dalla scienza ufficiale nonostante l’evidenza del filmato e la presenza di migliaia di testimoni.

La foto che pubblichiamo venne stata scattata il 16 giugno 2006, assieme ad altre decine e decine di foto senza esito, mentre stavano passando aerei civili, commerciali e militari. Utilizzammo un apparecchio fotografico digitale, tecnicamente assai povero, ma per quel tempo era decisamente una “avanguardia”; si trattava del modello ” Trust 750 LCD PowerC “, dotato di zoom ottico a 4X.