ABSTRACT – Gli astronauti Charles Conrad e Richard F. Gordon, a bordo della capsula Gemini 11, il 13 settembre 1966 furono testimoni mai smentiti da nessuno, stante l’accuratezza delle immagini riprese e la complicità del susseguirsi degli eventi, di uno dei fenomeni ufologici più incredibili: il contatto pressoché diretto con un oggetto volante cangiante e luminosissimo, proveniente da chissà quale zona di questo universo. Il primo ad accorgersi del misterioso velivolo fu Charles Conrad, detto “Pete”, che segnalò immediatamente il fatto alla base di Houston.
CHARLES CONRAD
Charles Conrad Junior, detto “Pete“, nacque a Filadelfia (Pennsylvania) il 2 giugno 1930 e morì a Ojai (California) l’8 luglio 1999, in seguito ad un incidente in moto. Nel 1953 si laureò in ingegneria di volo presso la Princeton University e per più anni si dedicò sia all’attività di pilota sperimentatore che pilota istruttore. Nel 1962 partecipò al concorso per addestramento di piloti per la NASA e fu assunto.
Volò dapprima sulla Gemini 5, poi fece da riserva per la Gemini 8 e, finalmente, ebbe un ruolo di alta responsabilità sulla Gemini 11. In qualità di comandante della missione Apollo 12, il 19 novembre 1969 fu il terzo uomo a mettere piede sulla Luna. Ebbe un ruolo importante nella missione Skylab 2 (1973) e l’anno seguente lasciò la NASA.
RICHARD F. GORDON
Richard Francis Gordon Junior è nato a Seattle il 5 ottobre 1929 ed è stato pilota sia della missione Gemini 11 che Apollo 12.
LA MISSIONE GEMINI 11
Il comando venne dunque assunto da Charles Conrad, detto “Pete” mentre a Richard Gordon venne affidato il ruolo di pilota. I radiofonisti di contatto presso la base di Houston furono John Young ed Alan Bean, mentre da Cape Kennedy (CAPCOM), il ruolo venne svolto da Clifton Williams. Tra gli obiettivi della missione vi era sempre i soliti: il “Rendezvous” con un satellite tipo Agena ed alcune attività extraveicolari di modesta entità. Il 12 settembre 1966 fu il giorno del lancio.
IL MISTERO IN VOLO
Come per gli altri precedenti casi di avvistamenti di oggetti volanti non identificati da parte di astronauti, è opportuno esaminare solo i fatti concreti consistenti, ovviamente, nei famosi “Mission commentaries” originali della NASA.
Nel caso in questione, il documento relativo è il “GEMINI 11 Mission Commentary” del 13 settembre 1966, delle ore 12:34 pomeridiane, registrato sul nastro n° 133 e riportato su due pagine. Il contatto col velivolo di origine sconosciuta avvenne dopo quasi ventotto ore di volo. Vediamolo.
GEMINI 11 MISSION COMMENTARY
He was unable to identify it. He said it was tumbling at about one revolution per second and that they did obtain some photographs of it. The next station to acquire will be the tracking ship Coastal Sentry in the western Pacific the time 28 hours 15 minutes 7 seconds elapsed. This is Gemini Control”. END OF TAPE
Davvero una bella sorpresa, con buona pace per quegli astrofilini, astrofiletti e cicapini sempre pronti a ricordarsi dell’ufologia come di quel mondo a cui afferirebbero solo “ciarlatani, burloni o creduloni”.
La NASA ne è ormai convinta da tempo: la cosa più normale che l’uomo si possa aspettare là fuori è la vita, in ogni sua forma e manifestazione, non dissimile da quella presente sul nostro pianeta. Ovviamente, ora uno dei suoi problemi più importanti consiste nel liberarsi in maniera indolore di un esercito di scettici, sordi e ciechi di fronte a tutto ciò che è stato scoperto, visto, fotografato e filmato, e che fanno altezzosamente credere di essere “astrofili con diritto divino di dileggiare l’ufologia”. Povera intelligenza umana, quanto devi maturare ancora!
COME CONTATTARMI
SEGNALAZIONI – Per segnalare un presunto avvistamento ufologico puoi chiamare il sottoscritto al 333.595.484.6 oppure leggere sulla pagina dei contatti come compilare il relativo modulo.
INCONTRI – Per incontrarmi di persona devi raggiungere Vigarano Mainarda (FE), la località ferrarese dove la sera del 27 settembre 1986 quattro persone ebbero modo di osservare per molto tempo una gigantesca astronave aliena, mentre si librava a poche centinaia di metri dal suolo.
ISCRIZIONI – Per iscriverti al Centro Ufologico Ferrarese devi farne richiesta compilando il relativo modulo. L’iscrizione non costa nulla, è valida per sempre e ti offre la possibilità di accedere gratuitamente ad una delle maggiori biblioteche ufologiche italiane; se poi lo desideri, potrai anche diventare referente per il tuo territorio di residenza.
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