UFO nell’arte: il disco volante dell’Annunciazione

annunciazioneIl quadro conosciuto col titolo “L’Annunciazione, dipinto a tempera ed oro da Carlo Crivelli nel 1486, dapprima su tavola di legno e successivamente trasportato su tela, per gli studiosi ha altre due definizioni: “L’Annunciazione di Ascoli” e “L’Annunciazione con Sant’Emidio”. Anche in questo dipinto diversi colleghi hanno pensato di individuare un disco volante “ante litteram”, ovvero anticipatore della fenomenologia ufologica studiata nei nostri tempi, dal quale esce un raggio luminoso che cade sul capo della Vergine.

carlo-crivelli-annunciazione-gloria-di-serafiniL’originale venne realizzato per la chiesa della Santissima Annunziata dei Frati Minori Osservanti. Sul rialzo del gradino posto in primo piano è possibile leggere le parole “LIBERTAS” e “ECCLESIATICA”, accompagnate dagli stemmi di Ascoli Piceno, di Innocenzo VIII e del vescovo cittadino Prospero Caffarelli, che stanno a ricordare un ben preciso momento storico per la città di Ascoli: l’ottenimento dell’autonomia amministrativa, nel 1390, dallo Stato della Chiesa, poi revocata e successivamente riconcesso a fronte di un obolo annuale. La vicenda ebbe il suo apice in concomitanza col 25 marzo, festa dell’Annunciazione, allorquando la città ricevette la nota papale preannunciante l’arrivo del commissario vaticano, la quale venne erroneamente o volutamente interpretata come una concessione manifesta della “Libertas” richiesta, prima donata e poi revocata, per cui fu davvero un giorno di festa. Il papa, per motivi militari, essendo entrato in guerra contro il Regno di Napoli, fu costretto ad accettare il fatto compiuto, ma ottenne che la città versasse alla Camera Apostolica tremila ducati annui.

pietro-alemanno-annunciazione-particolarePer festeggiare nel migliore dei modi, i cittadini ascolani commissionarono ben due dipinti dell’Annunciazione: uno a Carlo Crivelli ed uno a Pietro Grill, suo allievo e assai conosciuto con tanti altri appellativi che andavano da Pietro Alemanno a Pietro Alamanno, da Pietro d’Alemagna a Pietro da Gottweich in quanto, egli stesso, si siglava come “Alamani” o “Alamanus”, parole allora indicanti qualcuno proveniente da zone germaniche. In base all’incarico ottenuto, Pietro Grill dipinse anch’egli l’Annunciazione, addirittura del tutto simile a quella del suo maestro Crivelli. E come si può vedere dalla foto a lato, anche qui dovremmo congetturare di trovarci in presenza di un presunto UFO, a forma di oggetto luminoso, nel momento in cui emette un fascio di luce intensa indirizzato verso la Vergine.

Giunti a questo punto tutto ci è chiaro. Mentre la meravigliosa opera del Crivelli, rappresentante uno dei capolavori del Rinascimento, è stata indagata a più riprese da tantissimi colleghi ufologi, i quali hanno supposto che l’artista avesse voluto rappresentare un disco volante ante litteram, sprigionante un raggio di luce, nessuno ha poi mai preso in considerazione, per fini ufologici, il dipinto coevo dell’Alemanno, e men che meno si è preso la briga di analizzare le varie “Annunciazioni” in giro per l’Italia e per il mondo, compresa la vasta ed enigmatica iconografia russa. Solo che fossero andati in questa direzione avrebbero scoperto “l’universalità del soggetto e degli angeli serafini in gloria“. Sarebbe comunque anche bastato leggersi un po’ della nostra meravigliosa storia dell’arte per rendersi conto che quel raggio proveniente dal cielo e penetrante in un ambiente racchiuso da mura, richiama alla mente la verginità e la castità di Maria, mentre le nubi in cerchio, da cui fuoriescono visi di sereni angeli serafini, non sono altro che la rappresentazione allegorica della gloria del Signore, il quale manifesta così la propria volontà ed impartisce in maniera diretta la propria benedizione divina.

Nulla di ufologico all’orizzonte, purtroppo per noi ufologi veri, ma solo avventati ed un po’ sprovveduti colleghi che hanno scritto sciocchezze su questo dipinto. Ancora una volta ci troviamo tristemente a fronteggiare ufologia-spazzatura, creata o per impreparazione culturale o anche ad arte, da parte di qualcuno che andava sicuramente cercando un proprio posto al Sole. Così facendo, purtroppo, è stato reso un pessimo servizio alla causa in cui crediamo ciecamente, ovvero che la cosa più comune che possa esistere là fuori sia la vita, in tutte le sue forme e manifestazioni, sparsa praticamente ovunque su quei miliardi di pianeti che si trovano nelle orbite interne delle zone abitabili di ogni sistema solare, collocati alla giusta distanza da Soli del tutto simili al nostro Sole, e che ci inducono pertanto a ritenere altamente possibile la nostra convinzione di non essere proprio così soli fra tanti miliardi di Soli!

Se desiderate frequentare il nostro centro ufologico, sappiate che ci troviamo in via Mantova 117, a Vigarano Pieve, nella palazzina di fianco alle vecchie scuole elementari, proprio di fronte alla chiesa, nel comune di Vigarano Mainarda, luogo dell’avvistamento della gigantesca astronave aliena, osservata da quattro persone nel 1986. La sede del CUF è aperta tutti i giorni, ma la serata dedicata ai non iscritti è il giovedì, dalle 21:30 alle 23 circa. Se qualcuno desiderasse iscriversi, sappia che l’iscrizione è gratuita e valida per sempre. Per informazioni di vario tipo o segnalazioni di presunta natura ufologica, potete telefonare in ogni momento al 333.595.484.6 e vi risponderò io, Fiorenzo Artioli, fondatore e coordinatore del Centro ufologico ferrarese.