UFO-inganni: le comete

Meteor_fallsAsteroidi, comete e meteoriti, ovvero i “Corpi celesti minori” del Sistema Solare, fanno parte dell’insieme delle luci che puoi vedere lassù e che ti possono trarre in inganno. Sono piccoli per dimensione e massa ma diventano grandi per l’importanza attribuita loro dagli studiosi in quanto, non avendo subito nel tempo né sedimentazioni né modificazioni chimiche e geologiche, presentano una composizione chimica assai simile a quella che aveva il nostro Sistema Solare al momento della sua nascita.

Dal punto di vista ufologico, le comete sono i corpi celesti meno interessanti in quanto più conosciuti dalla maggior parte delle persone e facilmente distinguibili ed individuabili. Esse generano le meteore luminose, ovvero quei corpuscoli che possono trarre in inganno l’osservatore terrestre.
Le comete hanno una massa piccola e una superficie solida con un diametro di alcune decine di chilometri. Si presentano come aggregati di roccia, ferro e silicio tenuti insieme da ghiaccio. Il loro serbatoio naturale si trova nella grande nube sferica di Oort, che avvolge il nostro Sistema Solare.

Ogni tanto, in seguito a perturbazioni gravitazionali, si staccano questi blocchi che, dopo aver seguito un’orbita di avvicinamento al Sole, tendono a disgregarsi (naturalmente anche dopo secoli) e scomparire nel corso dei vari passaggi orbitali.
Gravitano attorno al Sole su orbite eccentriche, ma ve ne sono anche altre che si avvicinano al nostro Sistema Solare, si fanno vedere e poi si allontanano per sempre.
Finora ne sono state contate circa 600 e sono state suddivise in due grandi gruppi: comete periodiche e comete di lungo periodo. Quelle periodiche hanno orbite ellittiche e un breve periodo di rivoluzione attorno al Sole (inferiore al secolo) e apparizioni abbastanza frequenti. Quelle di lungo periodo hanno una rivoluzione superiore al secolo e si muovono su orbite quasi paraboliche.
Ma come fanno a formare la coda? Durante il loro viaggio di avvicinamento al Sole ne subiscono l’aumento continuo del calore e così si scioglie il ghiaccio che tiene assieme il tutto e viene liberata polvere; questa è immediatamente modellata dalla pressione della luce solare come un pennacchio lungo anche centinaia di milioni di km. Al loro interno le comete possono trasportare acqua. La scoperta è recente e risale al 22 marzo 1998 quando un meteorite è caduto a Monahans (Texas) ed ha rivelato al suo interno la presenza di cristalli di sale che racchiudevano acqua sotto forma di brina.