Titano: ci sono microbi?

titano-grande-luna-saturnoWilliam Bains, astrobiologo della Royal Astronomical Society, parlando ad un convegno britannico di astronomia tenutosi a Glasgow (Scozia) il 13 aprile 2010, illustrò le sue riflessioni sulla possibilità che su Titano, la più grande luna di Saturno, potesse esistere una forma di vita microbica che si nutriva di metano. La sua ipotesi fu la seguente: se la vita ha potuto evolversi sulla superficie così fredda della più grande luna di Saturno, potrebbe certamente presentarsi in forma decisamente strana, puzzolente ed esplosiva.

Aggiunse poi, sorridendo, che “Hollywood potrebbe avere problemi con questi alieni“. Per comprendere meglio i pericoli costituiti da questo tipo di “alieni” Bains suggerì il seguente scenario: “Se si sparasse un raggio luminoso dall’astronave madre Enterprise, esso potrebbe prima bollire e poi scoppiare in una vampata che ucciderebbe ogni cosa nel raggio della sua portata”. Perfino una piccolissima alitata del suo respiro potrebbe avere un odorato incredibilmente orribile. Ironicamente, egli concluse l’introduzione alla sua ipotesi con la seguente riflessione: “Non sarebbe triste se la maggior parte delle cose aliene che noi trovassimo nella galassia fossero simili a noi ma blu e con la coda?”.
Insomma, la vita su Titano rappresenta indubbiamente uno dei più bizzarri scenari di vita mai studiati: esseri che si nutrono probabilmente di metano liquido e non di acqua. Esseri che potrebbero, senza ombra di dubbio, aver sviluppato una chimica del tutto diversa dalla nostra, formati da molecole che hanno probabilmente un metabolismo correlato e quindi dipendente dal metano.
Bains considerò poi nella sua ipotesi il fattore “luce”, evidenziando come su Titano arrivi solo un decimo della quantità di luce che giunge sulla Terra per cui sottolineò quanto potesse essere lento lo sviluppo della vita di fronte ad un’energia tanto limitata.
Le riflessioni dell’astrobiologo furono portate avanti grazie ai finanziamenti della Rufus Scientific e del MIT (Massachusetts Institute of Technology). Coloro che desiderassero leggersi l’intero articolo di presentazione delle ipotesi di William Bains potranno scaricarlo al link citato, aggiungendo l’estensione “nam2010/pr3.php“.