Altri mondi: primo pianeta temperato

co-rot-9bIl 16 maggio del 2008, dopo 145 giorni di osservazioni, il satellite CoRot (Convenction Rotation and planetary Transit), realizzato dall’Agenzia spaziale europea (ESA), identificò il primo pianeta esosolare (extrasolare o esterno al nostro Sistema Solare) a clima mite, a cui è stato dato il nome di CoRot-9b; esso ha un periodo di rotazione di 95,274 giorni attorno ad una stella che dista da noi circa 1.500 anni luce.
Insomma, non è proprio a due passi da noi, ma aveva quella caratteristica che si era vanamente cercata fino a quel momento: clima è temperato e particolarità tali da farlo rassomigliare ad un vero e proprio pianeta abitabile. Prima o poi doveva pur capitare vista l’enorme e del tutto non conteggiabile quantità di sistemi solari che si trovano nel Cosmo a noi circostante!
In data 18 marzo 2010 il sito dell’ESA (European Space Agency, Pro.: iùruòpìen spéis éigiènsi) apparve la clamorosa notizia, pubblicata in inglese, della quale diamo la traduzione che segue.
“Il satellite Corot colpisce ancora con la scoperta di un altro affascinante pianeta. Questa volta, il nuovo pianeta gigante di gas che è stato scoperto potrebbe avere una parte interna che assomiglia moltissimo a quelle di Giove e di Saturno, nel nostro Sistema Solare. Pochissimi pianeti hanno una temperatura tale da ammettere la presenza di acqua liquida, ma la recente scoperta di CoRot-9b è uno di loro. È stato scoperto il 16 maggio 2008 e compie un’orbita attorno alla sua stella ogni 95,274 giorni, un po’ più lunga di quella che Mercurio impiega per girare attorno al Sole. Più di quattrocento pianeti esosolari sono stati scoperti fino ad ora e per settanta di essi la scoperta è legata al metodo del transito. Un transito è una specie di eclisse e accade allorquando un corpo celeste passa di fronte alla sua stella che lo ospita e blocca un poco ma non tutta la luce di quel sole. Questo oscura temporaneamente la luminosità apparente di una stella e permette di dedurre la massa, il diametro, la densità e la temperatura di una stella. Il tempo fra transiti simili dà il periodo orbitale del pianeta.
CoRot-9b è il primo pianeta ad avere sia un periodo di transito più lungo che un’orbita circolare vicina. La sua orbita è leggermente ellittica ma il punto più vicino alla sua stella raggiunge una distanza di cinquantaquattro milioni di chilometri. Sebbene questa sia la distanza di Mercurio dal nostro Sistema Solare, è di gran lunga la più ampia orbita trovata così lontano. Poiché esso orbita attorno ad una stella più fredda del nostro Sole, i calcoli stimano che la temperatura di Corot-9b possa essere compresa fra -23 e +157 gradi.CoRot-9b ha un raggio di circa 1,05 volte quello di Giove ma solo l’85% della massa. Questo conduce ad una densità di 0,90 g/cc o 68% di quella di Giove.

CoRot-9b è il primo esopianeta che viene considerato simile ad un pianeta del nostro Sistema Solare” dichiarò Hans Deeg, un ricercatore dell’Istituto di Astrofisica delle Canarie, la cui comunicazione della scoperta fu pubblicata il 18 marzo 2010 su Nature… (Per informazioni: Hans J. Deeg, Instituto de Astrofisica de Canarias, Email: hdeeg@iac.es , cell. +34 619 360 054)

Il progetto COROT fu una missione dell’Agenzia spaziale francese (CNES), in cooperazione con l’Agenzia spaziale europea e diverse nazioni: Austria, Belgio, Germania, Spagna e Brasile. Gli obiettivi principali riguardaronole misurazioni di astrosismologia, utili per ricavare informazioni sulla struttura interna delle stelle come, ad esempio: età, dimensioni e composizione chimica, nonché la scoperta di pianeti esasolari, simili alla Terra, utilizzando la tecnica dei transiti.
Il satellite Corot, messo in orbita il 27 dicembre 2006, con un vettore russo, direttamente dal cosmodromo di Baikonur, aveva un peso di 668 kg, una lunghezza di 4,1 metri, un diametro di 2,0 metri e volò in orbita circumpolare, ad una quota di 827 chilometri. Ufficialmente, iniziò le osservazioni scientifiche il 2 febbraio 2007.

Il suo compito, come si è visto, fu quello di monitorare la luminosità delle stelle, nel tentativo di scoprire minime variazioni di luminosità che si ripetano con una regolarità tale (almeno due o tre transiti) da indurre a sospettare la presenza di un pianeta in transito regolare. Tutto questo era associato allo studio delle pulsioni acustiche di quel determinato Sole. Il programma completo prevedeva l’analisi completa di dieci stelle e l’osservazione di dodicimila altre stelle, con una magnitudo in banda R, tra 11 e 16.
Inoltre, e qui sta l’importanza della scoperta di CoRot-9b, il programma suddetto prevedeva solo la scoperta di pianeti che avessero un transito orbitale inferiore a 75 giorni e che, come tale, avrebbero dovuto essere del tutto inabitabili, poiché troppo vicini alla propria stella. Per CoRot-9b fu, invece, del tutto diverso in quanto il suo periodo orbitale venne calcolato in 95,274 giorni, ovvero circa un terzo in più rispetto alle attese, il che portò a considerare seriamente, stante il range climatico (-23°C e + 157°C) assai più simile a quello terrestre, che lassù, nell’infinito spazio cosmico, alla distanza di 1.500 anni luce, potesse esistere qualcosa di davvero interessante.