Luci su Ferrara: 2005

palazzo-degli-specchi-febbraio2005Solo dopo circa sei mesi dall’accaduto, riuscimmo ad avere una relazione completa di quanto accadde la sera del 26 febbraio 2005, alle ore 19:05, nei pressi del Palazzo degli Specchi di Ferrara. Questo ritardo è, in molti casi, quasi una costante degli avvistamenti ufologici: i testimoni di fenomeni di presunta natura ufologica spesso non trovano lo stimolo per andarsene in giro a raccontare l’accaduto a chiunque poiché temono di essere presi per visionari ed accusati di aver confuso un fenomeno atmosferico o satellitare o astronomico o aeronautico con un UFO. Così il fatto viene narrato solo in ristrettissimi salotti, a persone molto amiche, delle quali ci si fida ciecamente, oppure a perfetti sconosciuti in quanto si pensa che non interferiranno mai più con la nostra vita. In questo caso, invece, siamo subito riusciti ad avere la fotografia in digitale, e tutto per una concomitanza straordinaria di eventi: innanzitutto per l’eccitazione dello straordinario momento vissuto, poi perché l’apparecchio fotografico digitale era stato acquistato da poco e, infine, perché c’era (e c’è ancora) quello splendido legame fra le persone chiamato “amicizia”. Vediamo dunque quello che è veramente accaduto quel sabato sera del 26 febbraio 2005.

Palazzo degli Specchi: enorme luce sigariforme

La famiglia C. – A.(iniziali dei cognomi dei coniugi), testimone dell’accaduto, si trovava all’interno dell’auto e stava facendo ritorno a casa dopo aver fatto la spesa settimanale all’interno di un supermercato della zona. Sull’auto c’erano il padre, la madre e i due figli di 18 e 12 anni. Erano quasi le 19.00 quando l’auto si era messa in marcia dal parcheggio, ma avevano subito trovato grande traffico sulla via Bologna e quindi procedevano di pochi metri per volta; per ingannare l’attesa guardavano in tutte le direzioni e parlavano fra di loro. Giunti all’altezza della rotatoria, trovarono un traffico assai intenso, tanto che furono costretti a rimanere fermi per diversi minuti.
Controllarono l’ora sul cruscotto dell’auto: erano le 19:05 e, distrattamente, il capofamiglia gettò lo sguardo al cielo sulla sua sinistra e subito notò un lungo oggetto a forma di sigaro, che dava l’impressione di starsene quasi immobile. Anche la moglie notò subito quella strana luce mentre i figli, seduti dietro, lo notarono solo in seguito.
La prima cosa che cercarono di fare fu quella di trovare una spiegazione razionale a ciò che stavano osservando; così, mentre parlavano e si chiedevano che cosa potesse essere quella luce, approfittando anche del fatto che erano fermi in colonna, il capofamiglia prese la macchina fotografica digitale che portava sempre in auto e fece in tempo ad immortalare quella stranissima sorgente luminosa. Scattò due foto, senza curarsi della risoluzione poiché quando si è fermi in fila si deve essere pronti a ripartire all’improvviso, pena una sonora sgridata dei clacson delle auto che seguono. Mentre la fila si rimise in moto, la famiglia continuò ad osservare la luce.
Ecco, finalmente, la descrizione esatta di quanto è stato osservato e fotografato in digitale. La luce era di un colore giallo-arancio, aveva una forma allungata, leggermente più stretta alle due estremità e rassomigliava ad un sigaro illuminato in maniera uniforme; se ne stava pressoché immobile, in posizione Nord-Sud, ma con orientamento Est-Ovest, ad un’altezza di circa 60-70° sull’orizzonte e ad una quota apparentemente bassissima, quasi da ultraleggero (per tale affermazione, si ipotizza una quota compresa fra i 200 ed i 600 m).

Il fenomeno rimase visibile, sempre con la stessa intensità, per quasi cinque minuti poi, nel volgere di 20-30 secondi, la luce iniziò lentamente a sparire, quasi dissolvendosi. La famiglia poté osservare il fenomeno luminoso per tutto quel tempo poiché si è trovata a percorrere la via di fronte al Palazzo degli Specchi, in direzione della circonvallazione, ed continuò ad osservarlo alla propria destra. Come si può notare dall’ingrandimento della fotografia, l’oggetto appare dotato di illuminazione propria ed interna piuttosto che esterna. La luce era talmente forte che si irraggiava all’intorno con grande intensità.
Un’altra importante osservazione è legata ai contorni dell’oggetto: essi appaiono assai più scuri di tutta la parte interna, sicché si ha l’esatta impressione dell’estensione laterale della superficie. Le estremità appaiono arrotondate ed entrambe quasi appuntite: la loro forma corrisponde esattamente alla descrizione fornita dai testimoni in quanto assomiglia ad un sigaro oppure ad un oggetto ovoidale assai allungato. La grandezza era certamente enorme in quanto, pur essendo sera, si può agevolmente fare un paragone con la scritta “Hotel” in basso a destra.

Castello di Vigarano: enorme ammasso luminoso

castello-vigarano-ammasso-luci-agosto2005Domenica sera, 7 agosto 2005, alle ore 21.45 circa, in località Castello, piccolissima frazione di un centinaio di abitanti, situata nel Comune di Vigarano Mainarda (FE), venne avvistata un’enorme luce pulsante ed orbitante su se stessa. La località si trova ad un chilometro dal grande Centro Radar militare di Poggio Renatico, in gergo militare conosciuto come COFA, ovvero: Comando Operativo Forze Aeree.
Qui, di ritorno da Ferrara, una comitiva di due famiglie (C.G. e T.R.) composte entrambe da genitori e figli, per un totale di sei persone, giunti all’incrocio con le località di Madonna Boschi e Vigarano Mainarda, rimassero esterrefatti nel vedere quella luce grandissima, apparentemente ferma ad un’altezza di alcune centinaia di metri. Essi deciso così di fermarsi, per poi scendere dall’auto ed osservare il fenomeno, standosene praticamente quasi al di sotto dell’esatta verticale. Fu uno spettacolo incredibile quello che si svolse sotto il loro sguardo e tutto nel silenzio più assoluto. Una sorgente di luce enorme, delle dimensioni apparenti di circa dieci metri per dodici, stava roteando su se stessa; era composta da tantissime luci, color latte, disposte in maniera assai ordinata sia su linee orizzontali parallele che su linee concentriche, in modo tale da dare l’idea di un grande parallelepipedo smussato sugli angoli; le luci erano di forme simili ma di tre grandezze diverse: ai bordi le luci più grandi, al centro le più piccole e in mezzo quelle di media grandezza e davano come l’idea di una “struttura a scala” che “pulsava come se fosse una cosa viva”.
«Non aveva l’aspetto di un velivolo costruito in acciaio o in altro materiale ma sembrava una forma viva e faceva impressione la sua grandezza», ebbero a dire due dei testimoni. Essi continuarono le loro dichiarazioni affermando che « … la parte inferiore appariva color “lattiginoso” ed aveva sulla sua superficie esterna come dei cerchi e delle onde che pulsavano…».
Avevano con loro telefonini con tanto di fotocamera incorporata ma nessuno ha pensato di usarla tanto è stata grande l’emozione e la paura del momento. «Abbiamo subito pensato ad un UFO ma quando l’abbiamo visto dall’esterno dell’auto ci siamo resi conto che era qualcosa di vivo, che pulsava, vibrava e, soprattutto, roteava continuamente attorno al proprio asse senza fare alcun rumore o ronzio», hanno poi specificato ed hanno anche aggiunto che «Siamo stati fermi lì sotto forse dieci minuti e quella cosa continuava a roteare su se stessa, senza alzarsi né abbassarsi o avanzare o retrocedere. Abbiamo anche notato che la luce proveniva dalla parte retrostante di quella massa regolare, che aveva una forma simile ad un grande parallelepipedo».
Infine, una bella sorpresa quando sono giunti a casa di una delle famiglie, distante circa 5 km: davanti a loro, leggermente spostato all’altezza del campo sportivo di Vigarano Mainarda, c’era già quella strana cosa luccicante che, evidentemente, era dotata di moto proprio ma non aveva una gran fretta di volare via.