Luci su Ferrara: 2006-2009

torre-fossa-3marzo2006-sfereluminoseDopo aver prima contattato un iscritto alla nostra sede, il signor M. R. ci informò successivamente di persona di un incredibile fatto di presunta natura ufologica accadutogli la sera del 3 marzo 2006, in località Torre Fossa (FE), una piccola frazione del comune ferrarese. Erano circa le ore 19.00 quando egli, provenendo da Sant’Egidio (FE), stava recandosi verso Ferrara seguendo la Via Bassa. Il tempo atmosferico della giornata si era mantenuto sereno e limpido.. Alla sua sinistra, rispetto al senso di marcia, dalla parte del tramonta il sole, l’orizzonte non era ancora del tutto buio e le zone più alte del cielo mostravano cupi bagliori bluastri. Le case erano tuttavia già tutte illuminate e così pure la pubblica illuminazione della Via Bassa che egli stava, appunto, percorrendo.

Giunto nei pressi dell’abitato di Torre Fossa (FE), inizò l’avvicinamento al sottopasso della superstrada Ferrara-Lidi, che si trova solo alcune decine di metri prima dell’inizio dell’abitato di Torre Fossa, e proprio quì sarebbe accaduto quaanto egli ci riferì: all’improvviso si trovò di fronte ad un’intera formazione di globi luminosi, che se ne stavano immobili ad un’altezza di circa 60-80 cm da terra. Erano una decina di sfere trasparenti, di un color bianco assai intenso, tipo “luce alogena”. La prima a sinistra, in alto, era assai grande mentre tutte le altre aveva una grandezza inferiore ma erano sostanzialmente grandi uguali fra loro. Poiché egli stava uscendo dal sottopasso suddetto, che è proprio all’inizio di una semicurva, non poté frenare e si è trovò dinnanzi questa barriera di luce terrificante.

Provò a frenare ma fu tutto inutile e andò a sciantarsi direttamente contro quei globi luminosi. Incredibilmente non successo nulla ed attraversò la barriera senza che sentisse alcun tipo rumore e senza che gli stessi subissero delle deformazioni o degli scoppi. Dopo l’impatto, rallentò fin quasi a fermarsi, ma continuò ad osservare la scena dallo specchietto retrovisore interno ed osservò il comportamento della barriera di luce che aveva appena investito: notò distintamente che i globi si stavano come volatilizzando, fino a scomparire nel nel breve volgere di pochi secondi. Egli non ha subì traumi di alcun tipo e non trovò alcun segno o graffio o residuo particolare sulla parte anteriore dell’autovettura. Successivamente la zona venne da noi monitorata più volte, con due sky watch giornalieri, per circa una settimana, durante la quale fotografammo tutto l’ambiente, ma non trovammo nulla di anomalo.

Santa Maria Codifiume: due sfere luminose

duesfere-santamariacodifiumePubblichiamo una delle numerosissime foto scattate dal signor G. Z. il giorno 1 dicembre 2007, alle ore 13:41, in località Santa Maria Codifiume, una grossa frazione del Comune di Argenta e, di fatto, paese confinante con il territorio bolognese poiché si trova proprio a ridosso del fiume Reno. Come nostra abitudine, prima di passare alla pubblicazione delle foto che riceviamo, proviamo a svolgere un minimo di indagine per provare a raccogliere ulteriori informazioni. Se possibile, la prima cosa che facciamo è quella di tentare di incontrare fisicamente i testimoni della segnalazione, poiché abbiamo la necessità sia tentare di conoscerli da vicino sia di capire il contesto nel quale si è svolto l’evento di presunta natura ufologica.
Svolta questa indagine preliminare, affrontiamo l’analisi tecnica del materiale consegnatoci per tentare di capire se vi sia stato un qualche tentativo di fotomontaggio o si possa essere trattato, invece, di un “UFO-inganno” diurno, dovuto a varie cause quali, ad esempio: bagliori di satelliti, riflesso di velivoli, flares di esercitazioni militari, riflesso del sole sulle penne di volatili.

Come specificato, la foto faceva parte di un pacchetto di alcune centinaia scattate dal signor G.Z. a partire dal 9 ottobre scorso, quando si è accorse che sul cielo di Santa Maria Codifiume avevano iniziato a volare strani velivoli che egli tentò di fotografare utilizzando un apparecchio fotografico digitale modello Fusjfilm FinePix E51: in gergo ufologico, allorquando si hanno così tanti avvistamenti in una zona ristretta e ben delimitata, si parla di “flap ufologico” o ondata di avvistamenti. Noi stessi, non appena saputo dell’accaduto, ci recammo diverse volte a Santa Maria Codifiume, svolgendo un’intensa attività di sky-watch diurno, serale e notturno.
Per il momento ci limitiamo alle due sfere luminose diurne, fotografate in digitale, alle ore 13:41 e con un tempo di esposizione ad 1/90: infatti, il signor G. Z. decise di monitorare tutto il cielo sopra di lui in maniera scientifica, ovvero posizionando la macchina fotografica sul cavalletto e mettendola in posizione di “scatto automatico” che consentiva di eseguire diverse foto ogni secondo.

Osservando l’ingrandimento delle due sfere si può agevolmente notare che stavano procedendo assai vicine: gli aloni verticali potrebbero afferire al basso tempo di esposizione, tuttavia potrebbero anche rivelare un movimento verticale delle stesse. Di certo, rimane interessante il particolare della forte emissione luminosa: ovvero, esse brillavano di luce propria poiché, in quel momento, data anche l’ora della foto, il Sole era quasi sulla loro verticale.

Santa Maria Codifiume: una sfera a goccia

luce-santamariacodifiume-zcEccoci a raccontare di nuovo l’ennesima avventura ufologica provocata da uno scatto digitale. Come ben sanno tutti i nostri affezionati lettori, gli apparecchi fotografici digitali hanno la non indifferente capacità di catturare una parte della radiazione elettromagnetica che va oltre la luce visibile e che, perciò, non si può vedere ad occhio nudo. Chiariamo subito, a scanso di equivoci e di critiche, che la radiazione catturabile riguarda la zona dell’infrarosso vicinissimo (fra 750 nm ed i 900 nm) e su tale argomento abbiamo impostato l’articolo “UFO: è possibile fotografarli?“.
In pratica accadde che il signor C. M., residente a Santa Maria Codifiume (Argenta), nel giro di un mesetto, riuscì a scattare quasi un migliaio di foto al cielo sopra la località dove tuttora risiede, con l’intento dichiarato di verificare la possibilità di catturare qualcosa di strano, afferibile ad un UFO. Egli, venne nella nostra sede a comunicarci l’iniziativa, e candidamente dichiarò di non aver mai notato alcunché di strano e misterioso ad occhio nudo mentre eseguiva tali scatti. Noi, una volta ricevuto tutto il materiale (circa 160 immagini con qualcosa di strano, ne scartammo 158 poiché riferite chiaramente ad immagini di uccelli in volo o di aerei lontanissimi e ne prendemmo in considerazione solo due. Questa foto pubblicata, venne scattato il 7 ottobre 2009 e riguarda una stranissima luce diurna a forma di goccia.