Nella “Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum”, scritta da Beda il Venerabile (672-735 d.C.) e pubblicata con ogni probabilità nel 731 d.C. in cinque libri, si tratta della storia della Chiesa inglese dal tempo di Cesare all’anno 731 d.C., e si pone l’accento sugli attriti esistenti a quel tempo fra la Chiesa di Roma ed il Cristianesimo celtico. Non sono pochi coloro che ritengono questa “Historia” fra le più importanti fonti della storia anglosassone. Noi ora forniremo per la prima volta la relazione integrale, tradotta ovviamente dal latino all’inglese moderno e da qui all’italiano, di un oscuro episodio accaduto nell’anno 676 d.C. fra l’oratorio ed il cimitero dell’abbazia di Barking, un ex-monastero londinese nei pressi del Tamigi. In molti han riferito della vicenda ma poiché i primi hanno sbagliato l’anno dell’accaduto e nessuno ha poi verificato la fonte originaria, noi possiamo dire essere i primi a fornire l’originalità della vicenda, per cui da ora in poi si dovrà correggere l’anno dell’accaduto: non il 664, ma il 676 d.C., ovvero esattamente dieci anni dopo l’ultimazione dei lavori di costruzione dell’importantissimo luogo sacro.
A.D. 676 d.C. – CHAPTER VII – HOW IT WAS INDICATED BY A HEAVENLY LIGHT WHERE THE BODIES OF THE NUNS SHOULD BE BURIED IN THE MONASTERY OF BARKING.
For one night, when the morning psalm was ended, and those servants of Christ were gone out of their oratory to the tombs of the brothers who had departed this life before them, and were singing the usual praises to our
Lord, on a sudden a light from heaven, like a great sheet, came down upon them all, and struck them with so much terror, that they, in consternation, left off singing. But that resplendent light, which seemed to exceed the sun at noonday, soon after rising from that place, removed to the south side of the monastery, that is, to the westward of the oratory, and having continued there some time, and covered those parts in the sight of them all, withdrew itself up again to heaven, leaving conviction in the minds of all, that the same light, which was to lead or to receive the souls of those servants of God into heaven, was intended to show the place in which their bodies were to rest, and await the day of the resurrection. This light was so great, that one of the eldest of the brothers, who at the same time was in their oratory with another younger than himself, related in the morning, that the rays of light which came in at the crannies of the doors and windows, seemed to exceed the utmost brightness of daylight itself.
TRADUZIONE: ANNO DEL SIGNORE 676 DOPO CRISTO, DOVE FU INDICATO DA UNA LUCE CELESTE IL LUOGO DOVE DOVREBBERO ESSERE SEPOLTI I CORPI DELLE MONACHE DEL MONASTERO DI BARKING.
Durante una notte, quando il salmo mattutino era finito, e quelle serve di Cristo erano uscite dall’oratorio per recarsi alle tombe dei fratelli che avevano lasciato questa vita prima di loro (cimitero), cantando le solite lodi al Signore, ad un tratto una luce dal cielo scese su tutte loro, similmente ad un gran lenzuolo, e furono così impaurite che smisero di cantare. Ma quella luce splendente, che sembrava superare il sole a mezzogiorno, subito dopo si diresse al lato sud del monastero, che si trovava ad l’occidente dell’oratorio, continuando a brillare in zona per un po’ di tempo in maniera tanto forte da impedire la vista delle cose tutto all’intorno, quindi si ritirò di nuovo in cielo, lasciando la convinzione nelle menti di tutte le religiose che la stessa luce aveva lo scopo di mostrare il luogo in cui i corpi dei defunti erano a riposo, in attesa del giorno della risurrezione. Questa luce fu così grande, che il maggiore dei “fratelli”, che in quel momento si trovava nel loro oratorio in compagnia di un confratello più govane fin dal mattino, notò che i raggi di luce entravano per la fessure delle porte e delle finestre, in maniera così vigorosa da dare l’impressione di superare la massima luminosità della luce stessa del sole.
Nella “Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum”, scritta da Beda il Venerabile (672-735 d.C.) e pubblicata con ogni probabilità nel 731 d.C. in cinque libri, si tratta della storia della Chiesa inglese dal tempo di Cesare all’anno 731 d.C., e si pone l’accento sugli attriti esistenti a quel tempo fra la Chiesa di Roma ed il Cristianesimo celtico. Non sono pochi coloro che ritengono questa “Historia” fra le più importanti fonti della storia anglosassone. Noi ora forniremo per la prima volta la relazione integrale, tradotta ovviamente dal latino all’inglese moderno e da qui all’italiano, di un oscuro episodio accaduto nell’anno 676 d.C. fra l’oratorio ed il cimitero dell’abbazia di Barking, un ex-monastero londinese nei pressi del Tamigi. In molti han riferito della vicenda ma poiché i primi hanno sbagliato l’anno dell’accaduto e nessuno ha poi verificato la fonte originaria, noi possiamo dire essere i primi a fornire l’originalità della vicenda, per cui da ora in poi si dovrà correggere l’anno dell’accaduto: non il 664, ma il 676 d.C., ovvero esattamente dieci anni dopo l’ultimazione dei lavori di costruzione dell’importantissimo luogo sacro.