USO-inganni: gli overcrafts

overcraft1 Con il termine “hovercraft” (pr. hóvercruàft) si intende qualunque veicolo sorretto da un cuscino d’aria, che si possa indifferentemente spostare sulla terra che sull’acqua. Ovviamente, i progressi tecnologici in questo campo sono stati compiuti solo nel corso di diversi decenni. Infatti, c’era da superare almeno un paio di problemi non proprio da poco, ovvero: come riuscire a mantenere il cuscino d’aria e come fargli riuscire a far superare gli ostacoli moderatamente accidentati.

Il primo problema venne risolto con l’applicazione del principio del “getto periferico”, consistente nell’incanalamento forzato di un getto d’aria, poi mantenuto a pressione costante. Il secondo problema venne risolto sistemando sul fondo una “gonna flessibile” che, di fatto, andando a contenere il getto periferico, aumentò anche lo spessore del cuscino d’aria fino a dieci volte e contribuì a diminuire il numero dei getti d’aria complessivi.
Al giorno d’oggi, il cuscino d’aria viene prodotto da uno o più ventilatori mentre le principali forme di propulsione riguardano le eliche ad aria, quelle ad acqua e gli idrogetti. Questi incredibili mezzi possono così viaggiare su terreni assai accidentati, deserti, paludosi, ghiacciati o innevati.

Gli hovercrafts con le ali

I tecnici della Universal Hovercraft di Haward (USA), sono andati anche oltre le caratterisstiche tecnologiche di un mezzo che già di per sé era stupefacente. Essi hanno sviluppato gli “Overwings”, ovvero mini modelli di hovercrafts ad elica, a cui sono state aggiunte un paio di ali. Ciò ha permesso di creare un veicolo dalle incredibili prestazioni, in grado di viaggiare ad oltre 100 km/h mantenendosi sollevato anche 1,5 m al di sopra della superficie dell’acqua e dando così l’idea di qualcosa che stia letteralmente volando sul mare, a pelo d’acqua.