USO-inganni: aerei militari

USO-cormorant-projectAll’inizio di novembre del 2006 la Lockheed Martin ha completato la Fase 1 del progetto denominato CORMORANT PROJECT (Fonti: JP4, n° 396, gennaio 2007 e Focus, n° 164, giugno 2006), con una dimostrazione della fase di recupero di un MPUAV o Multipurpose Unmanned Air Vehicle (pr. multipà*pés anmà:nd è:* vìacól) o “Veicolo aereo automatizzato multiruolo”. Dotato di un’apertura alare di 5,2 metri, può raggiungere una velocità massima di circa 850 km/h (800 km/h al momento dell’uscita dall’acqua), un’altezza di circa 12 km ed un’autonomia operativa di circa 1850 km; nell’ipotesi dei progettisti si pensava che questi aerei avessero potuto essere operativi per il 2010, ma non fu così.

Il programma, che è stato condotto dalla DARPA, prevede un “MPUAV eiettabile dai tubi di lancio dei missili balistici dei sottomarini” durante la fase in immersione. Una volta uscito in superficie, sotto la spinta dei tubi di lancio suddetti, il Cormorant avvierà il proprio motore a turbogetto di flussi e dispiegherà le ali. Questo esperimento è stato pensato per le sole unità SSGN della classe Ohio ma è prevedibile che venga esteso a tutti i futuri sottomarini.

A tal proposito, si è utilizzato un modello del tutto simile all’originale, per dimensioni, peso e comportamento in acqua. La prova era strutturata in due fasi: caduta in acqua, da un’altezza di 8 metri, del modello suddetto e suo recupero immediato attraverso l’utilizzo di un ROV o Remotely Operated Vehicle (pr. ruìméutli òperuéitid vìacól) o “Veicolo azionato a distanza” che, di fatto, ha il compito di agganciarlo.

Nella stessa dimostrazione è stata anche illustrata la fase di avviamento del turbofan (pr. tè:béfan) o turbogetto a flussi del Cormorant, con aria ad alta pressione durante la fase di funzionamento del razzo sovralimentatore o booster (pr. bùsta:). Il Cormorant sarà destinato a missioni CAS o Close Air Support (pr. clós è:* sépò:t), ovvero missioni di “Supporto aereo segreto” contro sommergibili, sottomarini e navi. Compiuta la propria missione, il Cormorant spegne il motore, chiude la presa d’aria e lo scarico attraverso appositi pannelli che li rendono stagni, quindi scende in acqua con il muso rivolto in basso e galleggia fino a quando non viene recuperato da un ROV che, a sua volta, lo aggancia ad uno dei tubi di lancio suddetti e lì rimane fino a quando non verrà reinserito per la missione successiva.

Questo incredibile mezzo aereo segretissimo ha tutti i suoi componenti in lega di titanio in quanto deve superare il momento traumatico dello splashdown o rientro in acqua che potrebbe causare un vero e proprio accartocciamento. La stessa lega lo difende poi dalla pressione di circa 5 atmosfere allorquando il sottomarino si trova ad una cinquantina di metri di profondità ma, da sola, non sarebbe comunque sufficiente; così, tutta la parte interna viene riempita di gas, in modo da aumentarne la pressione e andare a bilanciare quella esterna.