UFO Crash: di che cosa si tratta?

Roswell-ufoCon il termine “UFO Crash” (pr. iù-èf-éou kruàs) si intende, ufologicamente parlando,  la “caduta di un UFO con uno schianto” e quindi, per esteso, il termine indica un “disastro di un UFO” ovvero “oggetto volante non identificato (Unidentified Flying Objects) che cade e si schianta al suolo”.
La definizione “UFO Crash” è usata spesso al plurale con i seguenti termini: “UFO Crashes” e “UFO Crash incidents”. In questa sezione del sito proporremo un elenco dei casi a noi noti e più interessanti di presunti UFO Crashes e, se saremo in grado e lo riterremo opportuno, offriremo anche una breve sintesi del fatto, integrandola con un disegno realizzato con la tecnica della ritocco digitale applicato su di una fotografia del luogo interessato.

Tuttavia, da un punto di vista strettaemente letterale, la parola “UFO” può anche riguardare ogni genere di oggetto che cada dal cielo e non solo velivoli avanzati di origine aliena; quindi, un meteorite, un pallone sonda o il vettore di un missile sono, ad esempio, degli “oggetti volanti non identificati” fino a quando non ne venga appurata la natura e la provenienza.

Cose che cadono dal cielo

Nella casistica generale delle segnalazioni ufologiche non si è tenuto in considerazione tutto quanto avrebbe potuto cadere dal cielo, ovvero di ciò che era riferibile a: meteore, bolidi, prodotti artificiali, cose strane ed animali.

Le meteore luminose o stelle cadenti, sono piccoli globi arroventati che si vaporizzano nel momento in cui entrano negli strati alti dell’atmosfera terrestrea e, attraversando il cielo senza fare alcun rumore, si lasciano dietro una lunga scia visibile;

I bolidi di fuoco sono corpi solidi più grandi delle meteore, con magnitudine anche superiore a quella di alcune stelle, con tonalità di vari colori quali e con tempi di apparizione anche superiori ai 100 secondi, che solcano il cielo sotto forma di strisce luminose e ionizzate che poi possono esplodere con grande fragore in tre momenti diversi, dando origine a rumori simili a tuoni lontani; questo impatto può avvenire o in atmosfera, generando così una miriade di meteoriti e producendo un tuono è udibile solo se avviene ad una quota inferiore ai cinquanta chilometri poiché ad altezze superiori viene riflesso verso l’alto e svanisce o a pochi metri dal suolo o al momento dell’impatto al suolo, generando distruzioni più o meno ampie o producendo crateri simili a quelli lunari).

I prodotti tecnologici più conosciuti, creati dall’uomo, che sono caduti dal cielo sono: i palloni sonda, le sonde spaziali, le radiosonde, gli aerostati, i razzi meteorologici, i frammenti di satelliti e i velivoli sperimentali.

Le cose strane, di vario tipo, fino ad ora censite, che sono cadute dal cielo hanno principalmente riguardato: blocchi di ghiaccio o aeroliti, sostanze di natura terrestre e capelli d’angelo.

Gli animali caduti dal cielo hanno, invece, una casistica enorme in quanto da lassù è caduto di tutto, pesci compresi.

Comete e meteoriti

Il meteorite (o la meteorite, essendo contemporaneamente di entrambi i generi, maschile e femminile) è quella parte di meteora che, non essendosi del tutto consumata attraversando l’atmosfera, precipita sulla Terra. Per esteso, esso viene anche chiamato “meteora luminosa” ed è, sostanzialmente, un corpo solido che proviene dallo spazio interplanetario e che s’incendia nel momento in cui inizia ad attraversare l’atmosfera terrestre, dando così l’impressione di “vedere una stella cadente”.
Le dimensioni di un meteorite variano da qualche micrometro a qualche decina di metri. Se esso è piccolissimo è chiamato “micrometeora”, si consuma rapidamente e non giunge a Terra ma se ha dimensioni importanti, ovvero è un “bolide”, si consuma solo parzialmente e può anche esplodere (vedi sopra). A sua volta, il meteorite ha origine da una cometa la quale è soggetta alle forze gravitazionali provocate dalle stelle e dai pianeti.
Per quel che riguarda il nostro Sistema Solare, è il Sole a giocare la parte del leone sull’aspetto gravitazionale dei corpi celesti minori e delle comete, che sono costituite da aggregati di frammenti di roccia, di silicio e di ferro, tenuti assieme principalmente da ghiaccio secco di anidride carbonica; transitando vicino al Sole, cominciano a sublimare ovvero passano direttamente dallo stato solido allo stato gassoso e formano una grande chioma luminosa attorno al nucleo. In seguito ai passaggi successivi, il nucleo della cometa si frantuma sempre più fino a formare veri e propri sciami di meteoriti che si accodano all’orbita primitiva. Ma quando l’orbita della Terra attraversa la traiettoria degli sciami si ha il fenomeno noto come “pioggia di stelle cadenti”.
Si hanno due tipi di meteoriti: quelli formati da ferro e nichel sono detti “ferrosi” mentre quelli formati da silicati sono detti “pietrosi“, ma è bene sapere che circa il 5% delle condriti costituisce il gruppo delle “Condriti carbonacee” (tipo di condriti che contengono materiali argillosi, composti organici e gas nobili come lo Xeno) che hanno al loro interno particolari corpi sferoidali detti “condrule” o “condri” che non esistono nelle rocce terrestri e contengono un elevato contenuto di carbonio. Le condrule sono granuli o aggregati vetrosi di forma sferica, grandi circa 1 millimetro, presenti nelle condriti, cioè nella stragrande maggioranza delle meteoriti cadute sulla Terra che, avendo un’età media di circa 4,6 miliardi di anni, risalgono praticamente alla formazione del nostro Sistema Solare. Su tali sferette l’acqua ha lasciato le tracce della sua presenza ma nessuno è ancora riuscito a dare una spiegazione logica di come essa sia riuscita a finire proprio lì.

Cosa succede quando cade un meteorite?

Ai fini ufologici, ci interessano però solo le conseguenze derivanti dall’impatto col terreno; analizzando la composizione chimica e fisica del luogo, è possibile stabilire, anche a distanza di molti anni, se vi sia stato o meno un “impatto di origine meteorica”.

L’impatto al suolo di un meteorite determina, infatti: un intenso aumento della temperatura, la fusione immediata della parte di roccia o di terreno interessati, la creazione istantanea di un buco a forma di cratere, il lancio, a grande distanza, del materiale entrato in collisione, la trasformazione chimico-fisica del materiale lanciato in aria al momento del crash; ovvero, quando esso viene lanciato in aria si trova già sotto forma liquida in quanto è stato fuso al momento del crash, ma ricadendo al suolo si trasforma in “vetro basaltico”, cioè un prodotto molto simile alla “ossidiana” terrestre, una roccia perlopiù di color nero, conosciuta anche come “vetro vulcanico”, che i nostri antenati utilizzavano per i loro utensili e che, in Italia, è facilmente rinvenibile in Sardegna e su alcune isole minori: Palmarola, Lipari e Pantelleria.
Ora, però, non possiamo pensare di vedere immediatamente ad occhio nudo questo vetro basaltico poiché esso si presenta, solitamente, sotto forma di sferule piccolissime o “microsfere“: pensate che in un solo grammo di terreno se ne possono trovare circa 150. Poiché tale valore è stabile per un’area di diverse centinaia di metri attorno al luogo del presunto impatto se ne deduce che risulta assai agevole una verifica in presunta chiave ufologica; con un semplice sopralluogo visivo, se il luogo dell’impatto è all’aperto e sgombro da piante, già si può avere un’indicazione importante solo guardando la colorazione del terreno: 150 microsfere nere per grammo sicuramente lo marcano in maniera decisa! Supponendo, però, che si vada ad analizzare un luogo di un presunto impatto accaduto molti anni addietro, si dovrà, per forza di cose, compiere tanti carotaggi del terreno ed esaminare al microscopio l’eventuale densità per grammo di microsfere di vetro basaltico.

UFO o prodotti tecnologici?

La casistica di seguito proposta è già stata investigata da molti ufologi ed è accaduto che casi spacciati come verosimilmente credibili si siano poi rivelati delle vere e proprie bufale, inventate ad hoc. Ci siamo anche accorti che gli studi al riguardo sono spesso stati investigati mettendo sull’altro piatto della bilancia solo le meteore luminose ed i bolidi di fuoco frantumatisi al suolo e ben pochi hanno considerato lo sviluppo avuto dagli aerostati e dai dirigibili.
Si pensi che i primi aerostati hanno cominciato a salire verso il cielo già nel 1783, seguiti dai primi dirigibili a struttura floscia nel 1852 e dai dirigibili a struttura rigida a partire dal 1900. A tal proposito abbiamo inserito un apposito articolo (UFO Crash: inganni di aerostati, sonde e dirigibili), leggendo il quale ognuno potrà rendersi conto di come e quanto questi velivoli abbiano potuto trarre in inganno una o più persone contemporaneamente.
Il loro sviluppo, bloccatosi parzialmente dal 1937 agli inizi degli anni ’60, in quest’ultimo decennio ha conosciuto progressi impensati e, purtroppo per noi ufologi, sono stati messi in cielo dirigibili a forma di disco volante perfetto, con diametri da 40 a 200 metri, spinti da motori silenziosissimi ma in grado di fornire potenze tali da consentire velocità di crociera comprese fra i 200 ed i 280 km orari.
Inoltre, diverse società commerciali che non hanno esitato a costruire palloni gonfiabili a forma di disco volante o di sigaro con l’intento di pubblicizzare un prodotto o una ditta o una manifestazione. Tali aerostati, costruiti in gomma o plastica o in neoprene, salendo liberamente o sospinti dal vento verso l’alto, si dilatano sempre più perché l’aria si fa più rarefatta e diminuisce pertanto di pressione: questo fenomeno fisico determina un aumento del loro diametro fino a raddoppiarlo o anche a triplicarlo per poi esplodere letteralmente e distruggersi cadendo al suolo. È del tutto evidente come tale fenomeno possa davvero ingannare l’eventuale osservatore.

Tipologie di UFO Crashes

La comunità ufologica è convinta che nel corso dei secoli gli UFO abbiano avuto diverse tipologie di contatti col nostro mondo (Tabella © CUF 2006):
1- UFO Landing o atterraggio sul nostro pianeta;
2- UFO Crash-Landing o schianto al suolo con disintegrazione parziale o totale del velivolo;
3- UFO Emergency Landing o atterraggio d’emergenza;
4- UFO Crash Dive o immersione nelle acque di fiumi, di laghi, di mari e di oceani;
6- UFO Shoot Down o abbattimento in volo da parte di un altro UFO, con conseguente disintegrazione in aria.

Presunte cadute di UFO prima del 1900

10.000 a.C., Bayan-Kara-Ula, Cina-Tibet presso la tribù degli Ham: un intero equipaggio di esseri
2.000 a.C., Flagstaff, Arizona presso una tribù di indiani: da dieci a venti alieni
840 a.C., Lions, Francia
1561, Norimberga, Germania: testimoni tutti gli abitanti della città
1864, Cadotte Pass, Missouri: testimone James Lumley
1884, Dundy County, Nebraska: testimoni molti mandriani
1884, Sorisole (BG), Italia: testimoni alcune persone
1897, Kalamazoo, Michigan: testimoni moltissime persone
1897, Aurora, Texas: testimoni moltissime persone