Luci: glifi sulle pareti

luci_croci_4La presente teoria dei glifi sulle pareti è stata elaborata dal Centro ufologico ferrarese ed è, in assoluto, la prima ad essere stata presentata in maniera completa ed esaustiva in Italia. È, infatti, comprensiva di disegno tecnico, di spiegazioni, di sperimentazione e di fotografie che ne testimoniano la piena validità. Se applicata, come da condizioni indicate, in un qualsiasi luogo della Terra ed in un qualsiasi giorno dell’anno che sia almeno un po’ soleggiato, darà sempre gli stessi risultati.

Focus_on_lineEssa è stata, pertanto, segnalata al mensile on line “FOCUS”, i cui responsabili di settore, dopo averla esaminata con attenzione, l’avevano ritenuta degna di essere accettata come “contributo” ed esposta all’attenzione generale, così da poter raccogliere pareri, suggerimenti e critiche. Il giorno 21 marzo 2007 essa è stata regolarmente inserita nella sezione “Community”, alla voce “Avvistamenti & Misteri”, ed i visitatori regolarmente registrati al sito di Focus potranno leggerla, votarla e commentarla. Ora, però, sembra che sia stata tolta definitivamente in conseguenza della variazione di piattaforma. Peccato!

Teoria

cerchi_di_luce_1Ormai da alcuni anni strane luci di forma quadrata o circolare, spesso con una “X” al centro, hanno iniziato ad apparire sui muri esterni di case e di palazzi di tutto il mondo. A dir il vero, però, sarebbe meglio dire che “si è cominciato ad osservare con un occhio diverso” una manifestazione ottica che qualcuno, ora, tenta di collegare agli alieni. Infatti, dopo i crop circles, si è arrivati ad ipotizzare che si possa trattare di un altro tentativo di comunicazione attivato da una civiltà extraterrestre estremamente evoluta.
Di certo c’è comunque un “fenomeno luminoso” che interessa ad una vasta schiera di persone che si danno da fare per trovare la loro spiegazione: vi sono giornalisti scientifici, ufologi, fisici, movimenti religiosi e, ovviamente, anche coloro che pensano alla più classica delle burle.
Alcuni movimenti religiosi danno una doppia lettura di queste “luci”: per via della croce, vi leggono un disegno “superiore”, ovvero un segnale di preparazione all’avvento di un qualche inviato celeste; per via della tipologia del messaggio credono che vi sia una qualche attinenza con la stessa natura dei crop circles o cerchi nel grano (ovviamente, in senso lato poiché gli agroglifi compaiono su campi di colture diverse e, addirittura sulla neve e sul ghiaccio) e quindi riportano il tutto ad un criptico disegno mistico di qualche cosa che dovrebbe accadere.

luci_croci_7Noi del CUF, invece, siamo schierati per la maggior parte con fisici e giornalisti scientifici e siamo propensi a credere che la causa del fenomeno luminoso debba ricercarsi nella riflessione della luce solare in quanto le luci rimangono visibili per qualche minuto e poi, lentamente, si dissolvono fino a scomparire del tutto ma con un movimento o verso l’alto o verso il basso.
Fino ad ora, però, nonostante la maggior parte degli investigatori abbia intuito la causa delle formazioni luminose, nessuno è ancora riuscito a formulare una teoria attendibile che spieghi, oltretutto, la tipica formazione delle croci interne. Noi abbiamo formulato la teoria che di seguito andiamo ad illustrare.

1 – La luce solare entra in casa attraverso un vetro riparato da una tenda ricamata.
2 – Se la luce trova un ambiente semibuio, può creare una specie di camera oscura naturale.
3 – Infatti, i ricami della tenda prenderebbero il posto del forellino che lascia entrare la luce nella camera oscura.
4 – Come si sa, la luce si propaga in linea retta e, uscendo da questa camera oscura venutasi a creare, può riprodurre sulla parete opposta i disegni capovolti dei ricami della tenda a patto che la parete suddetta sia ben distanziata e ben orientata.

5 – Ciò accade sia perché la parete esterna è diventata la parte posteriore della camera oscura,  ovvero lo schermo vero e proprio  sia perché la luce ha attraversato un vetro che, a sua volta, era ben orientato rispetto all’angolo di entrata della luce stessa.

6 – La grandezza dei disegni è in funzione di tre fattori: il primo è dato dalla distanza della tenda dalla fonte di entrata, il secondo è dato dalla distanza della parete della suddetta camera oscura naturale, il terzo è ovviamente riferito all’eventuale angolo di apertura del vetro che lascia entrare la luce.

7 – Un fenomeno simile lo si può ottenere con le lastre di vetro lavorato (vetro stampato) o con le lastre di vetro temprato (vetri delle auto): mentre nel primo caso si ricade indirettamente nella tipologia della “tenda ricamata” testé descritta, nel secondo caso si deve pensare ai disegni causati dalle ventose durante le fasi della lavorazione del vetro, disegni che diventano assai visibili allorquando le lastre sono appena lavate ed asciugate.

8 – Naturalmente, il suddetto fenomeno luminoso lo si può ottenere anche utilizzando una luce artificiale che viene proiettata dal di dentro di un edificio e fatta passare attraverso disegni qualsiasi (ricami di tende o vetri stampati o pannelli divisori trasparenti lavorati con disegni, appunto) posti nelle vicinanze di un vetro, proprio come il puntatore laser usato nelle conferenze. Secondo quest’ultima tecnica, più è lontana la zona d’impatto tanto maggiore sarà il disegno ottenuto.