Capelli d’angelo: che cosa sono?

capelli-d'angelo-VigaranoCon il termine  di Capelli d’Angelo si intende una particolare sostanza bianca o biancastra o bianco-grigiastra, strutturata in filamenti più o meno lunghi che scendono dal cielo, come planando. Tali filamenti hanno lunghezze assai variabili che vanno dai pochi centimetri fino ai 20 m ed oltre; sono praticamente leggerissimi e inodore; se manipolati, lasciano sulle mani un pattina di sporco invisibile, rilevabile solo con un buon sapone. La spiegazione ufologica li collega, spesso, al passaggio degli UFO. Del migliaio di casi attestati in tutto il mondo, moltissimi si sono verificati in Italia. Pensate che nel solo 1954 ne sono stati registrati 70 (settanta) casi.

Gli scettici

Sul sito del CICAP / Piemonte, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, (http://www.cicap.org/piemonte/cicap.php), vi sono due loro dichiarazioni ufficiali.
La prima è tesa a screditarne la natura extraterrestre, secondo il loro costume più classico, e cita uno studio eseguito dall’entomologo americano della Texas A&M University, John Jackman, il quale spiega che si tratta, non usando nemmeno il condizionale, di una semplice ragnatela di fili di seta prodotti da una specie di ragni migratori; ragni e ragnatele vengono poi sollevati dal vento e, insieme, viaggiano anche per molti chilometri; il momento migliore per vederli è durante una giornata soleggiata che fa seguito ad un temporale. Secondo lo studioso, durante una di queste giornate è possibile vederne a migliaia svolazzare in cielo.
La seconda lascia aperta una porticina e fa riferimento ad una caduta di capelli d’angelo, accaduta il giorno 8 novembre 1999, nel Vercellese, a partire dalle ore 13,30 circa e sarebbe durato fin oltre le 16,30. I campioni raccolti sono stati consegnati a Davide Vione, dottorando in chimica a Torino. Egli ha sottoposto la sostanza a diversi esami chimici, fisici ed ottici, consultabili al sito suddetto ed ha concluso in tal modo: «Non si tratta di tela di ragno. Non si tratta di cellulosa o di materiali simili alla cellulosa (lana di pioppo o rayon)”.

Le analisi del CUN

C’è una differenza sostanziale rispetto alla prima ipotesi del Cicap. Naturalmente non è così semplice la spiegazione, tuttavia anche altri studiosi ben preparati la pensano in maniera simile al dottor Vione. Infatti, il dott. Giorgio Pattera, biologo nonché ricercatore e responsabile scientifico del CUN, il giorno 22 ottobre 2002 riceve per posta, per le analisi di laboratorio, un campione di “CAPELLI D’ANGELO”, conservato in un contenitore sterile e proveniente dalla caduta avvenuta ad Alessandria alcuni giorni prima.
Egli, analizzando a vista i campioni ricevuti, nota che si sono leggermente ridotti di dimensioni e consistenza a distanza di circa 48 ore dall’accaduto; tale affermazione è legata alla precedenti notizie che aveva avuto, via e-mail, dal suo collega dottor Franco Mari, componente del direttivo del CUN suddetto.
I misteriosi filamenti vengono così sottoposti ad accurate ed approfondite indagini microscopiche d’intesa con un suo collega del CNR di Parma. Lo strumento utilizzato è uno stereomicroscopio binoculare, ad ingrandimento 70X tanto in campo chiaro quanto in campo scuro, sia con luce riflessa che con luce incidente.
Successivamente, utilizzando un apparecchio digitale, vengono eseguite parecchie fotografie. Tale indagine è già sufficiente a dimostrare che si tratta di filamenti che non sono di origine biologica e che non hanno nulla a che fare con la SERICINA, quella famosa sostanza prodotta dalle ghiandole degli Aracnidi che, a contatto dell’aria, si solidifica e dà luogo a ragnatele. Vengono escluse, a priori, ulteriori indagini scientifiche data l’esiguità del quantitativo pervenuto al tecnico.
In sostanza, quell’analisi dimostra che si tratta di “filamenti simili a fibre tessili, di tipo sintetico (es. rayon) … che presentano un’alternanza non costante di segmenti chiari e di segmenti più scuri, nonché di zone rifrangenti la luce; quest’ultimo aspetto è tipico delle fibre tessili polimeriche di sintesi”.

Altre indagini

Nel frattempo il ragazzo di Alessandria (G.C.) che aveva inviato i campioni al CUN provvedeva a sottoporre, in tempi diversi, analoghi filamenti al parere di due insegnanti di Chimica e di Biologia della scuola da lui frequentata (I.T.C. Leonardo da Vinci di Alessandria); essi hanno dichiarato, osservando la sostanza al microscopio, che si trattava di “una fibra sintetica” che, però, non sono riusciti ad identificare.

Nel contempo,gli stessi filamenti venivano analizzati nei laboratori dell’ARPA (Azienda Regionale di Protezione Ambientale) che sentenziava, tramite dichiarazioni diffuse sui quotidiani, di “ragnatele prodotte da una particolare specie di ragni”; in tale comunicato non si faceva alcun cenno ad ulteriori indagini di laboratorio.

Incredibile! Il dottor Giorgio Pattera non si lascia però scappare la ghiotta occasione e, con sottilissima e fine ironia, sottolinea il fatto di come “… quando più ricercatori che non si conoscono, (egli stesso, evidentemente, ed i due professori) distanti fra loro e all’insaputa gli uni degli altri, studiando lo stesso fenomeno, giungono alle stesse conclusioni, la Scienza può ritenersi sufficientemente soddisfatta circa la veridicità dei risultati…” (http://www.cifas.net).

Alcuni casi di caduta di capelli d’angelo

11.10.2003, Subbiano (Arezzo)
Il pomeriggio del giorno 11 ottobre 2003 alcuni bambini intenti a giocare in un giardino di Subbiano (Arezzo) vedono scendere dall’alto degli strani filamenti biancastri che si impigliano dappertutto e risultano appiccicosi al tatto.

18.10.2002, Alessandria
Il giorno 18 ottobre 2002 una formazione quadrangolare di oggetti volanti sorvola la città di Alessandria e, subito dopo, dal cielo cadono tanti filamenti grigi che ricoprono ogni cosa. Un ragazzo di 17 anni ne raccoglie in gran quantità e ne invia una parte al CUN affinché vengano analizzati in maniera scientifica.

8.11.1999, Vercelli
Il giorno 8 novembre 1999 alle ore 13,30 inizia una copiosissima pioggia di capelli d’angelo che copre interamente campi, tetti delle case, strade ed automobili. Il fenomeno si protrae fino al tardissimo pomeriggio. Nella giornata di giovedì 11 novembre 1999, il signor M.L. socio del CISU, raccoglie diversi campioni di materiale e li invia ai tecnici della propria associazione. Egli dichiara di averli raccolti in condizioni meteorologiche inclementi, dovute a pioggia, vento e freddo. Dichiara altresì di essersi trovato di fronte a una sostanza tenace ed appiccicosa: tale fatto determinava la tendenza dei filamenti a saldarsi reciprocamente dando luogo a grumi di materiale biancastro. Il colore bianco tendeva a scurirsi con la manipolazione.

9.08.1998, Quirindi (Nuovo Galles del Sud)
Domenica 9 agosto, poco dopo le 17.00, numerosissimi cittadini di Quirindi osservano per circa un’ora e mezza una ventina di sfere color argento che compiono incredibili evoluzioni in cielo. E mentre tutto ciò avviene, notano anche, con loro grande stupore, la caduta di tantissime strane ragnatele che, in breve, ricoprono tutto: macchine, terreni e tetti delle case. Sono filamenti lunghi circa un metro e mezzo che evaporano al tatto ( http://www.arpnet.it ).