UFO su Ferrara: 1954 – 1980

poggio-22gennaio2011In questo settore sono riportati tutti gli avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati, che vanno dal 1954 al 1980. OVNI, questa è la terminologia tecnica con cui i nostri militari dell’Aeronautica Militare Italiana si ostinano ancora a definirli, ma che noi, per comodità, chiameremo semplicemente con l’acronimo di risonanza mondiale “UFO” (Unidentified Flying Object), ovvero “Oggetto volante non identificato“, con cui si indica un oggetto volante misterioso, la cui forma e le cui dinamiche di volo non sono afferibili ad alcunché di noto in campo aeronautico.

Francolino: tre dischi volanti

Francolino-1954Il giorno 30 ottobre 1954, alle ore 21:00 circa, tre giovani del luogo: G. B., F. D. B. e D. F., ebbero a dichiarare di avere avvistato tre dischi volanti al di sopra della chiesa parrocchiale di Francolino. Gli UFO, che si trovavano ad una quota apparente di circa 200 metri, avevano la forma di disco, terminante con una breve coda e con un diametro apparente di circa 6 metri. Mantenendo l’altezza costante, si sarebbero aggirati lentamente su tutta la zona, emanando strani bagliori rosso-giallastri. Dopo circa tre quarti d’ora si sarebbero allontanati dalla zona della chiesa, andandosi a spostare su di una tenuta del luogo, di proprietà dell’agricoltore Tieghi; qui, dopo aver sostato sostato per alcuni minuti, sarebbero scomparsi a forte velocità verso Sud-Est, ma sarebbero stati visti da altre persone: i fratelli A. e L. S. e M. M., tutti del luogo.

Poggio Renatico: due UFO ovoidali

Poggiorenatico-1975In una notte d’agosto del 1975, mentre era insieme al padre A. M. e ad una coppia di amici ferraresi, il signor G. M. ci dichiarò di aver visto nei cieli di Poggio Renatico due oggetti volanti, di forma ovoidale e del diametro apparente di 15-20 metri, transitare sopra le loro teste. Subito dopo uno si è staccò e si è avvicinò alla comitiva: appariva di colore rosso acceso e la parte sottostante, perfettamente rotonda, era color della ruggine ed evidenziava i segni tipici di portelloni. Durante le manovre di volo e di avvicinamento nessuno dei testimoni ebbe ad udire alcun tipo di rumore: tutto avvenne nel silenzio più assoluto.

San Giorgio: un UFO discoidale

san-giorgio-1Era una serata di fine primavera del 1977 ed il sig. M.C., di Ferrara, già da un po’ si trovava nel piazzale di San Giorgio, un importante borgo della città, con lo scopo di scattare fotografie artistiche ai palazzi e alle chiese. Per questa ragione si era munito di una Pentax Reflex, un modello di macchina fotografica davvero prezioso per quei tempi. Poiché il pomeriggio stava volgendo al termine e già si addensavano le ombre della sera, egli ritenne opportuno scattare le ultime foto utilizzando una esposizione molto lunga. Naturalmente non si accorse di nulla al momento degli scatti e fu solo quando andò a ritirare le foto sviluppate che scoprì un magnifico UFO che stava volando proprio al di sopra della chiesa di san Giorgio. Incredibile fu naturalmente il fatto che riuscì a fotografarlo per ben due volte, segno che l’oggetto volante stava spostandosi a velocità molto lenta.
Ad un attento esame, l’UFO appare dapprima in posizione verticale, con una una cupola centrale da quale si dipartono quattro nervature che vanno quasi a tenere incastrata tutta la struttura principale, costituita da un disco sovrastante un altro più grande.
sa-giorgio-2-primavera-1977Nella seconda foto è possibile notare il disco già in fase di allontanamento, sempre inclinato in posizione verticale ma con una inclinazione inferiore rispetto alla prima foto e con sole due nervature in evidenza. Un’ultima osservazione credo vada riferita all’importante alone energetico che appare del tutto evidente in entrambe le pose, ma in modo particolare nella seconda, con sensazione di moto da sinistra a destra e movimento di risalita verso l’alto, come se fosse più leggero dellaria circostante. Infine, per la cronaca, le stesse foto sono state riportate sulla storica rivista mensile “Solaris”, n° 2 del 10 febbraio 1978, con la dicitura che il fatto sarebbe accaduto verso il 3 settembre 1977 mentre, in realtà, come ci ha confermato direttamente l’autore, era la tarda primavera del 1977. Le foto da noi pubblicate hanno l’autorizzazione del proprietario, il sig. C.M. di Ferrara.

Codigoro: un UFO lenticolare

codigoro-30dicembre1978Era il 30 dicembre 1978, e per l’ufologia italiana quello fu uno degli “anni d’oro” in quanto si visse un vero e proprio flap: gli UFO volarono sui cieli italiani per quasi un mese e Ferrara fu toccata assai da vicino in quanto entrambi gli avvistamenti dell’anno (globo di luce su Codrea) si protrasero per tantissimi minuti cosicché i testimoni furono a centinaia.
Quel giorno, verso le 7 di mattina, tra Codigoro e Mezzogoro, numerose persone poterono osservare un UFO di forma lenticolare, fermo in cielo, al di sopra delle nuvole, mentre emanava una luce pulsante ed emetteva strisce luminose. Dopo aver deliziato per circa tre quarti d’ora un foltissimo pubblico, repentinamente scomparve.

Lido delle Nazioni: tre UFO

lido-nazioni-marzo-1980Era un mercoledì pomeriggio di inizio marzo del 1980 e la giornata era un po’ nuvolosa, ma poiché non c’erano né vento né pioggia una famiglia di ferrarese, composta da padre, madre e dalle loro figlie di 5 e di 2 anni, dopo aver fatto visita ai genitori che risiedono a Ferrara, decisero di far ritorno nella loro casa ai lidi ferraresi, dove a quel tempo gestivano un bar. Verso le 17.00 imboccarono la superstrada e subito si resero conto che c’era davvero poco traffico; tutto procedette tranquillo per circa un quarto d’ora, fino all’altezza del cavalcavia di Masi San Giacomo, una frazione del Comune di Masi Torello (FE). Subito dopo essere transitati sotto di esso, la moglie si accorse che lassù, di fronte a loro, ma leggermente spostato sulla destra, c’era un oggetto a forma di sigaro che proveniva dalla direzione di Comacchio; aveva una forte luce lampeggiante sul davanti e ogni volta che essa si accendeva, provocava l’accensione di una miriade di altre lucine tutto intorno al velivolo.

Allarmati, rallentarono ed iniziarono ad osservare meglio ciò che stava accadendo. Il marito notò allora un secondo oggetto a forma di sigaro, identico al primo, ma con una sola luce anteriore lampeggiante e proveniente dal lato sinistro. Notarono distintamente i due oggetti lunghissimi in quanto erano così bassi che riescivano agevolmente ad osservarli: erano uno davanti all’altro, avevano un color argento vivo e sembravano entrambi lunghi un centinaio di metri. Quello dietro continuava a mostrare una sola luce chiara nella parte anteriore; quello davanti aveva invece una luce rossa intermittente nella parte anteriore e quando questa si accendeva fa illuminare tutto il velivolo con una luminosità dalla tonalità chiara ma intensissima. Rimasero esterrefatti e senza parole, rallentarono fin quasi a fermarsi, ma decisero di rimanere in auto perché avevano decisamente paura. A loro sembrò che i due sigari stessero tenendo la direzione verso la città.

Proseguirono così il loro viaggio di ritorno verso i Lidi ma continuarono ad osservarli negli specchietti retrovisori. All’improvviso incrociarono un terzo UFO, dal colore scuro e dalla forma di un disco; proveniva da dietro i due precedenti oggetti, ma dimostrava di avere una velocità maggiore, per cui si avvicinò velocemente ai due UFO e li superò agevolmente. Ma osservando questa manovra da terra, i testimoni ebbero come l’impressione di assistere ad un “quasi incidente di volo” tra velivoli alieni, poiché il terzo UFO passò vicinissimo ai due sigari. Rimasero impietriti ad osservare la scena e poi, finalmente, si resero conto che i tre i velivoli alieni si stavano allontanando in direzione di Ferrara. Li videro distintamente allontanarsi e poi ebbero come l’impressione di… vederli scomparire! Erano letteralmente sconvolti dalla scena che li aveva visti come testimoni indiretti e che, incredibilmente, non aveva avuto altri spettatori di passaggio nemmeno nella direzione opposta.

Arrivati al termine della superstrada, imboccarono direttamente la statale Romea che conduceva al Lido delle Nazioni, ma prima di raggiungere la loro abitazione, decisero di fare una sosta ad un bar di passaggio che conoscevano assai bene perché erano soliti fare una sosta durante i viaggi di rientro a casa. Così fermarono l’auto ma si accorsero che il locale aveva tutte le luci interne accese, ma non vi erano persone all’interno. Dopo aver atteso e provato anche a chiamare il proprietario, decisero di ripartire. Risaliti in auto, provarono ad avviarla: sarà stata la tensione per i due fatti accaduti o, forse, sarà stato un acciacco passeggero delle candele, fatto sta che dovettero fare l’avviamento per ben venti volte prima di sentir ripartire il motore. Ripartirono e dopo poco girarono a destra per prendere la strada Acciaioli ma, percorso qualche centinaio di metri, si accorsero, con loro gran dispiacere, che i tre UFO erano ancora in zona e sembrò che anch’essi si stessero dirigendo verso il Lago delle Nazioni, presso l’omonimo lido.

I genitori erano assai preoccupati di ciò che stava loro accadendo, anche perché ebbero come l’impressione di essere sempre da soli nei momenti più critici, così pensarono di raggiungere più in fretta possibile la loro casa. Purtroppo, quando arrivarono alla meta e fecero per scendere si accorsero di avere i tre velivoli alieni proprio esattamente sulla loro verticale… Poiché erano fuori dall’auto, oltre ai colori precedentemente notati, sentirono distintamente anche un sibilo fortissimo come se si trattasse del rumore di una turbina e pensarono che potesse provenire dagli UFO. Anzi, il capofamiglia pensò:«Ho come avuto l’impressione che quel sibilo corrispondesse ad un saluto». Fortunatamente, proprio quando decisero di entrare in casa più in fretta possibile, si accorsero che tutti e tre i velivoli stavano prendendo quota ad una velocità impressionante e, nel giro di qualche secondo, notarono solo tre piccoli puntini in cielo, ormai altissimi.

Ferrara: UFO sull’aeroporto

aeroporto-civile-ferrara-estate-1980Raccogliere la testimonianza di un’esperienza di presunta natura ufologica è qualcosa di estremamente interessante, ma quando questa è suffragata da materiale fotografico diventa una prova autentica che ci sono veramente cose strane là fuori, inspiegabili con le conoscenze attuali della scienza e che noi ufologi preferiamo chiamare col loro nome più proprio, ovvero “UFO”.

Così è accaduto che il signor G.D., una persona squisitissima e già pensione da alcuni anni, assai preparato culturalmente su diversi aspetti, ci abbia raccontato alcune sue esperienze ufologiche e ci abbia mostrato alcune foto da lui personalmente scattate a veri e propri UFO circa venticinque anni or sono, utilizzando un apparecchio fotografico oggigiorno ormai desueto ma ottimo per i suoi tempi: una HALINA PAULETTE, Modello EE II, con obiettivo Halinar.

Nella foto è possibile notare quante stelle siano disposte tutto attorno a questo misteriosissimo oggetto volante, rimasto diverso tempo al di sopra dell’aeroporto civile di Ferrara nella lontana estate del 1980. L’oggetto che si nota è davvero impressionante perché si mostra nella tipica forma ovoidale e si notano anche due strane protuberanze, probabilmente laterali: fanno pensare che si possa trattare di ali e che il presunto UFO si trovi inclinato leggermente verso destra, con la parte anteriore rivolta anch’essa da quella parte. Tuttavia, trattandosi di luce pura, sono possibili anche altre interpretazioni, ma a noi sembra il più classico degli UFO e potrebbe diventare una “foto-simbolo” per una storia futura dell’ufologia italiana, di cui dovranno tener conto tutti gli ufologi d’Italia e non solo.