WikiLeaks e la questione UFO

julian-assange-wikileaksIl 3 dicembre 2010 venne postata sul sito del Guardian un’intervista ad uno dei personaggio più in vista di quel periodo, ovvero l’allora trentaduenne australiano Julian Assange (Pr. Giùlian Asàns), laureato in fisica all’Università di Melbourne, che nel 2006 fondò WikiLeaks, un sito specializzato in “intelligence mondiale”. Già dal 28 novembre 2010 le testate New York Times, Guardian, Spiegel, Le Monde ed El País avevano iniziato a pubblicare diversi articoli sul contenuto di rapporti diplomatici statunitensi consegnati loro da WikiLeaks e più noti come i “Cablegate di WikiLeaks“. Dal successivo 29 novembre iniziarono le pubblicazioni direttamente sullo stesso sito di WikiLeaks, che mise così in rete i primi files riguardanti una mole impressionante di notizie, passate alla storia come “Embassy cables” o “Diplomatic cables“, ovvero informazioni provenienti dalle ambasciate mondiali.

I DIPLOMATIC CABLES

Ma in che cosa consistevano questi “Diplomatic cables“? Si trattava di rapporti ufficiali scritti da funzionari e ambasciatori facenti capo al Dipartimento di stato americano, aventi come oggetto le interazioni tra funzionari americani o tra questi e ambasciatori o funzionari di governi stranieri. Ogni rapporto, contrassegnato da una sigla che indica il grado di riservatezza, conteneva un riassunto iniziale e poi i dettagli su determinati eventi o incontri. Facevano il giro delle agenzie governative, delle ambasciate e dei ministeri, ciascun documento secondo il suo livello di riservatezza, e servivano ad informare l’apparato diplomatico americano a Washington e in giro per il mondo sull’evoluzione degli scenari politici globali.
Questi documenti andavano dal 1966 ai giorni nostri e raccontavano delle vicende mondiali viste dalla diplomazia americana, filtrate attraverso giudizi e opinioni personali. Gli argomenti toccati riguardavano principalmente la politica internazionale, i governi, i capi di stato, i rapporti e le alleanze fra nazioni. Ovviamente, erano pure riportati i giudizi e le opinioni espresse dagli ambasciatori di altre nazioni.

ASSANGE FU UN HACKER

Assange ebbe un passato da hacker ed in tale veste, già verso la fine degli anni ’80, utilizzando l’acronimo di “Mendax“, fondò l’organizzazione “International Subversive“, allusiva di quanto sarebbe poi accaduto negli anni a venire. E la polizia non tardò ad accorgersi delle sue attività così, già all’inizio degli anni ’90, Julian rischiò seriamente di finire dentro, per almeno una decina d’anni, in seguito all’accusa di infiltrazione nelle reti telematiche di un’importante società di telecomunicazioni canadese ma alla fine fu salvato da una sentenza favorevole. Infine, sempre a proposito di presunti reati, ad agosto del 2010 è stato accusato dei reati di stupro ed aggressione a ben due donne e la causa è ancora in corso.
Il “Julian Assange pensiero” è praticamente racchiuso nel concetto espresso nel momento della conferenza stampa utilizzata per lanciare il sito WikiLeaks: “Tutti i regimi sono i nostri bersagli e ci aspettiamo aiuto e riconoscenza da coloro che vorrebbero che fossero denunciati i comportamenti illegali ed immorali dei governi e delle maggiori società mondiali“.
Ora, minacciato da più parti, venne a trovarsi di fronte ad un grande dilemma: da una parte egli rischiava seriamente per la propria vita mentre dall’altra rischiava altresì la chiusura del sito poiché, non raccogliendo più la pubblicità iniziale a causa delle minacce a cui si era volontariamente esposto, perse cifre da capogiro.

L’INTERVISTA PUBBLICATA DAL GUARDIAN

Questa intervista venne formulata sul principio delle “Users’ Question“, ovvero un elenco di domande postate dai lettori online del Guardian ed indirizzate ad Assange. Fra di esse, gli esperti ne selezionarono sedici, in rappresentanza dei vari argomenti toccati dai lettori. Specificatamente al tema ufologico, spiccava la quinta domanda rivolta dall’utente “achanth“: “Mr Assange, have there ever been documents forwarded to you wich deal with the topic of UFOs or extraterrestrials?”. Ovvero, fu chiesto al signor Assange se non gli fossero mai stati inoltrati documenti che avevano a che fare con l’argomento degli UFO o degli extraterrestri.

Ed ecco quanto rispose Julian Assange: “Many weirdos (slang al posto di “weirdie”) email us about UFOs or how they discovered that they were the antichrist whilst (slang al posto di “while”) talking with their ex-wife at a garden party over a pot-plant. However, as yet they have not satisfied two of our publishing rules: 1) that the documents not be self-authored; 2) that they be original. However, it is worth noting that in yet-to-be-published parts of the cablegate archive there are indeed references to UFOs“.

In pratica, attraverso questa risposta, Assange sostenne che “molti tipi originali” (usando l’eufemismo “weirdos”) avevano scritto alla sua organizzazione, o riferendo notizie riguardanti gli UFO o dichiarando che essi stessi erano l’Anticristo in persona. Ad ogni modo, riguardo a questo documento, sembra che fino ad ora nessuno sia ancora riuscito a soddisfare in maniera compiuta le due regole editoriali di WikiLeaks, ovvero: che i documenti a cui la notizia fa riferimento non siano il semplice risultato di un’autoproduzione e che gli stessi siano originali al 100%. Comunque, all’interno del voluminosissimo “Cablegate Archive” ci sono davvero riferimenti agli UFO.

UNA BATTAGLIA FRA UFO E FORZE AEREE

Il giorno 13 dicembre 2010 sul sito “What does it mean” (http://www.whatdoesitmean.com) apparve un articolo a firma di Sorcha Faal dal seguente titolo: “WikiLeaks set to reveal US-Ufo war in Southern ocean“, ripreso nella stessa giornata dal sito “The European Union Times” (http://www.eutimes.net) e rilanciato in tutto il mondo con un successo incredibile di lettori. L’articolo faceva riferimento a diversi “rumors” afferenti ad abbonati occidentali al sito in oggetto; purtroppo, non veniva specificato in nessuna parte la fonte ed i video inseriti erano o notoriamente falsi o non attinenti a quanto contenuto nelle notizie che avrebbe ricevuto nella stessa data del 13 dicembre. Ecco, comunque, il testo del presunto rapporto riportante le informazioni sui presunti scontri tra UFO e militari, così come furono riferiti sul sito suddetto.
Un nuovo rapporto, preparato per il presidente Medvedev dalle Forze Aeree Russe (VKS) della 45a Divisione del Controllo Spaziale, che sta circolando in data odierna al Cremlino, dice che Wikileaks starebbe rilasciando dettagli relativi ad un “Diplomatic Cable” in cui si affermerebbe che gli americani sono stati impegnati, sin dal 2004, in una “guerra” contro gli UFO, i quali avrebbero avuto una base in Antartide o nelle sue immediate vicinanze, particolarmente nell’Oceano Antartico. Secondo questo rapporto, il 10 giugno 2004 gli Stati Uniti sono giunti al punto di attivare il livello più alto di allarme in seguito ad un’imponente flotta di UFO “emersa improvvisamente” dall’Oceano Antartico e avvicinatasi a Guadalajara, Messico, neanche a 1600 Km dal confine americano (N.d.R. – Trattandosi di UFO sottomarini, sarebbe assai più corretto definirli USO, ovvero “Unidentified Submerged Object” cioè “Oggetto immerso non identificato” o “Unidentified Submarine Object” ovvero “Oggetto sottomarino non identificato”). Tuttavia, in questo rapporto si dice che l’imponente flotta di UFO abbia fatto ritorno alla propria base antartica prima di raggiungere i confini americani. Nel rapporto si riferisce che i timori degli americani, riguardo gli UFO dell’Antartico, siano iniziati durante un evento precedente, accaduto l’11 giungo 1991 quando, durante un’eclissi solare, questi misteriosi velivoli apparvero a centinaia nei cieli messicani, compreso quello della capitale. Purtroppo, mentre milioni di cittadini messicani ebbero l’opportunità di vedere gli UFO nelle loro TV, i media americani si rifiutarono di trasmettere quelle immagini alla loro gente. Questo rapporto continua sostenendo che, sin dal 2004, le flotte di UFO avrebbero continuato ad uscire dalle loro basi sottomarine, fino all’ultima segnalazione dello scorso venerdì (10 dicembre), allorquando un’imponente flotta di UFO è stata segnalata al di sopra dei cieli dell’America del Sud e del Cile in particolare. Infine, nel rapporto si fa riferimento ad un pericolo immediato delle enormi onde che sono provocate dalla fuoriuscita dalle acque di queste imponenti flotta di UFO sottomarini. Solo la scorsa settimana, la nave da crociera antartica Clelia II, con 160 persone a bordo, è andata vicinissima a capovolgersi quando è stata investita da onde generate da questi Ufo sottomarini, emersi dall’Oceano Antartico …”

(N.d.R. – Quello che segue è un breve aggiornamento dell’articolo, effettuato il 18 gennaio 2001)

Interessante notare che qui viene confermato il nostro rapporto del 14 ottobre scorso, allorquando venne chiuso lo spazio aereo al di sopra dell’aeroporto di New York, minacciato da UFO che provenivano dall’Oceano Antartico ed il 13 ottobre 2010 erano stati i veri responsabili della chiusura dello spazio aereo al di sopra di New York ed erano stati visti da centinaia di persone. Anche più interessante da rilevare è che il misterioso terremoto che è stato riportato nel Golfo di Aden, sarebbe ora accaduto anche nell’Oceano Antartico. Questo rapporto continua a sostenere che la scorsa settimana, dopo che Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, è stato diffidato dal mettere in rete i “secret cables americani” su questi UFO dell’Oceano Antartico e della presunta “guerra” degli americani contro di loro, egli è stato immediatamente arrestato dalla Polizia britannica …”

CABLE DEDICATO AGLI UFO O BUFALA?

Il suddetto articolo pubblicato dal “The European Union Times” (http://www.eutimes.net) faceva anche riferimento a quanto era stato da poco pubblicato, in anteprima mondiale, sul quotidiano norvegese “Aftenposten” riguardo ad indiscrezioni afferenti a WikiLeaks su di un presunto rapporto dedicato agli UFO, datato 21 dicembre 2007, che nel frontespizio aveva la seguente dicitura:
Unclass section 01 of 02 Minsk
00105
SIPDIS
E.O. 12958: N/A
TAGS: PGOV, PREL, PHUM, ECON, ENGR, BO
SUBJECT: Embassy Minsk weekly POL/ECON Report – December 21 2007
1. In the following are brief items of interest compiled by Embassy Minsk.
TABLE OF CONTENTS
Civil Society
11. Quote of the week
BKGB Chairman Yuriy Zhabodin on why his organisation no longer investigates paranormal phenomena:
“Unlike during the URSS, the department is not engaged in studying paranormal phenomena. [Back then,] we had greater means and opportunities which we could spend on anything and everything. Today the situation is different. Then, when society was excited by something, it entered our sphere of interest. But when it comes to healers, UFOs and such, we just can’t deal with them any more.” STEWART

In pratica, era accaduto che l’ambasciata americana a Minsk aveva preparato il suddetto “Diplomatic cable” su di un commento di Yuriy Zhabodin, presidente del KGB bielorusso, in cui si asseriva che: “A differenza del governo dell’URSS, il competente reparto del Ministero non è coinvolto nello studio dei fenomeni paranormali. [In quei tempi] avevamo maggiori risorse e disponibilità con cui spendere su qualunque cosa senza problemi. Oggi la situazione è differente. A quel tempo, quando qualcosa agitava la società, la faccenda rientrava nella nostra sfera di interessi. Ma quando si tratta di guaritori, UFO e cose di quel genere, non possiamo darci da fare più di tanto.”

Così, in compagnia dell’ennesima delusione, siamo giunti alla fine di una nuova puntata sul mistero degli UFO. Era una puntata che, almeno all’inizio, aveva carpito le attenzioni e gli interessi dell’ufologia mondiale in quanto lasciava intravvedere la speranza che, finalmente, da una fonte tanto segreta e tanto temuta dagli americani, come si è poi ben rivelata quella del “WikiLeaks website”, uscisse ben più di quanto si poteva credere al momento … ma tant’è. La realtà rimane ben diversa!

Mentre da una parte, tra fumosi “rumors” si tende a perorare la possibilità che qualcosa di veramente importante stia per essere finalmente svelato al mondo intero, dall’altra si fa strada la triste verità che quando viene a mancare la vil pecunia non ce n’è per nessuno e tantomeno per le indagini sugli UFO. Infatti, nel 2007, il comandante in capo dell’Intelligence bielorusso non avrebbe trovato di meglio che dichiarare, papale papale, che pur trattando il suo reparto il mondo delle cose che esulano dalla normalità, quando si tratta di UFO o cose del genere non è possibile darsi da fare più di tanto poiché, evidentemente, non c’erano fondi nemmeno per il paranormale.

DOVE SI TROVA, OGGI, JULIAN ASSANGE?

A metà del 2012 la Corte Suprema britannica rigettò il ricorso contro l’estradizione e Assange trovò rifugio presso l’ambasciata dell’Equador a Londra, chiedendo ovviamente asilo politico come perseguitato. Questa nazione aveva precedentemente offerto ad Assange residenza in Ecuador “senza precondizioni”, per poter “esprimersi liberamente”, essendo l’Equador ufficialmente preoccupato per alcune attività illegali degli americani in Ecuador e desiderava che la stessa organizzazione Wikileaks se ne occupasse. Si giunse così facilmente alla concessione di rifugiato politico, da parte di Rafael Correa, a Julian Assange mentre si trovava ancora all’interno dell’ambasciata suddetta, minacciato dalla Gran Bretagna che voleva arrestarlo per poi consegnarlo alla Svezia.

Il 30 gennaio 2013 la premier australiana Julia Gillard annunciò la candidatura di Assange al senato australiano, in quota laburist. Assange venne poi ripetutamente proposto per il Premio Nobel per la pace, per la sua attività di informazione e trasparenza. A marzo di quest’anno (2015), il magistrato svedese Marianne Ny, per evitare la prescrizione di alcuni reati, ha accettato la richiesta dei legali di Assange di venir interrogato a Londra, all’interno dell’ambasciata ecuadoriana, da un magistrato svedese, che avrebbe anche il compito di tornare in Svezia con campioni di DNA del giornalista australiano. A luglio 2015, Assange ha chiesto protezione anche alla Francia (patria di uno dei suoi figli), ma si è ritrovato con un diniego totale.