UFO su Ferrara: 2009

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In questo settore sono riportati gli avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati più importanti, di cui abbiamo avuto notizia, dell’anno 2009. I militari dell’Aeronautica Militare Italiana si ostinano ancora a definirli “OVNI”, ma noi, per comodità, li chiameremo semplicemente con l’acronimo di risonanza mondiale “UFO” (Unidentified Flying Object), ovvero “Oggetto volante non identificato“, con cui si indica un oggetto volante misterioso, la cui forma e le cui dinamiche di volo non sono afferibili ad alcunché di noto in campo aeronautico.

Santa Maria Codifiume: un UFO trapezoidale

strada-di-confina-ufo-trapezoidaleDomenica 05 aprile 2009, sul giornale “La Provincia“, magazine locale edito dal Resto del Carlino, apparve la notizia, a cura di Matteo Radogna, dell’avvistamento di un insolito UFO di luce che sarebbe avvenuto mercoledì 01 aprile 2009, all’inizio della strada di Confina, proprio all’incrocio fra i territori di Gallo, San Martino, Santa Maria Codifiume e San Bartolomeo in Bosco. I testimoni del fatto furono una madre con le sue due giovani figlie e, fortunatamente, sono anche riusciti a fermare la scena con due bellissime fotografie grazie all’accortezza della figlia maggiore.

Nella foto, eseguita con un telefonino Samsung, si nota una grande massa luminosa, circondata da un vistosissimo alone blu, nel momento esatto in cui, a detta delle testimoni, stava transitando proprio sulla loro verticale, appena al di sopra delle fronde degli alberi. Le testimoni riferironoi al giornalista che attorno alle 20:00, dopo aver lasciato l’incrocio per Gallo e Poggio Renatico, ed aver imboccato la Strada di Confina provenendo dalla Via Ferrarese, avevano iniziato a percorrere il lunghissimo rettilineo, dirette prima a San Pietro Capofiume, quindi a Molinella (BO), dove hanno la residenza. Ma appena superato l’incrocio, le due figlie della signora L. Z. hanno subito notarono in cielo quelle luci fisse, color arancione, che si spostavano a bassa velocità ed avevano rallentato sopra di loro. A quel punto la figlia maggiore non ci pensò due volte: preso il proprio telefonino ed eseguì due scatti a quell’oggetto dalla sagoma non ben definita, tanto da sembrare in un primo tempo “incorporea” ma che poi, quando provarono a descriverne la forma al giornalista, la descrissero con queste parole:”… se dovessimo descriverlo possiamo ipotizzare che assomigliasse ad un trapezio luminoso“.

Noi, alcuni giorni dopo aver letto la notizia, chiamato la famiglia chiedendo se fossero disponibili a concederci un’intervista telefonica. Le testimoni si mostrarono subito gentili, serene e desiderose di fornirci ogni particolare su quanto realmente accaduto quella sera, mentre se ne stavano facendo tranquillamente ritorno dall’Ipercoop di Ferrara, dove si erano recate per fare la spesa ed un po’ di shopping. Potemmo così apprendere alcuni particolari del tutto nuovi rispetto a quanto riportato sul giornale “La Provincia“. Dunque, stando a quanto ci hanno riferito, non appena imboccata la strada di Confina, le due figlie ebbero a notare due grandi luci che, a prima vista, sembravano essere molto più basse di un aereo. Ce le descrissero come “due sagome vagamente ovali, unite fra di loro in modo tale da ricordare il corpo di una grande formica“. Quella grande forma luminosissima, che in un primo tempo sembrava trovarsi alla loro destra, se la ritrovarono proprio sopra le loro teste.

Così, un po’ eccitate ma sicuramente impaurite, pensarono di fermarsi per controllare meglio ciò che stava realmente accadendo, ma non poterono farlo in maniera repentina poiché dietro di loro viaggiava un’altra auto con alcune persone a bordo. Perciò rallentarono gradualmente la velocità ed accostarono l’auto al ciglio della strada, senza però mai abbandonare con lo sguardo la scena che si stava svolgendo proprio sopra di loro. Purtroppo, una volta ferme, non ebbero il coraggio di scendere a terra e si limitarono ad abbassare i finestrini. Comunque, anche così, hanno notarono assai distintamente che quella massa luminosa aveva la forma di un trapezio, circondato da tre ordini di luci: in alto erano lampeggianti e di color bianco mentre sotto vi erano due file fisse, una di color giallo e l’altra di color arancione. Quell’oggetto volante non identificato si trovava proprio sopra le loro teste, ad una quota bassissima, tanto da dare l’impressione di essere non solo sotto le nuvole, come era apparso loro nel momento iniziale dell’avvistamento, ma non molto al di sopra degli alberi, forse ad una quota di “una cinquantina di metri”. Se pensiamo che l’altezza media di un campanile è attorno ai 35 metri c’è di che farsi venire i brividi!

Certo che il momento dell’imbrunire e sicuramente il peggiore per i nostri occhi, che hanno trascorso già diverse ore nel chiarore giornaliero e non si sono ancora pienamente abituati all’oscurità della notte, per cui i punti di riferimento nel cielo risultano assai poco chiari. Le testimoni dichiararono che per tutta la durata dell’avvistamento le apparecchiature elettriche ed elettroniche della loro autovettura avevano continuato a funzionare regolarmente e, nel momento in cui i finestrini erano abbassati, non ebbero ad udire alcun rumore chiaramente riferibile a quella massa luminosa.

Infine quell’UFO, come possiamo ormai definirlo, mostrò che non era assolutamente fermo e, dopo aver spento le luci fisse, arancione e gialle, che si trovavano nella parte sottostante, virò in direzione di Ferrara e mantenendo le sole luci bianche accese si allontanò lentamente, lasciando sbigottite le testimoni dell’incredibile avvenimento. A questo punto, considerando la zona dell’accaduto, situata a circa cinque chilometri dal centro Radar militare di Poggio Renatico, forse il più grande d’Italia, e la direzione intrapresa dal presunto UFO, sarebbe interessante sapere se sugli schermi del radar fosse apparso un qualche plot di segnalazione. Chissà?