UFO nell’arte: la Tebaide

tebaide-paolo-di-donoNel dipinto “La Tebaide” di Paolo di Dono, conservata a Firenze presso la Galleria dell’Accademia, risalta all’occhio qualcosa di apparente natura ufologica: l’immagine di un oggetto rosso, assai rassomigliante al più classico dei primi piattini volanti statunitensi o “flying saucers”, più noti come dischi volanti.Paolo di Dono, (1397-1475), in quanto figlio di Doni, era maggiormente conosciuto al suo tempo come Paolo Uccello o Uccelli, vista l’abitudine che ebbe di dipingere volatili, realizzò il dipinto in oggetto in una data incerta, quasi certamente compresa fra il 1460 ed il 1465. Rinvenuto casualmente all’interno dei depositi degli Uffizi, il dipinto rappresentante scene di vita eremitica venne associato dagli esperti a vari autori, ma alla fine prevalse l’ipotesi che a realizzarlo fosse stato Paolo Uccello.

san-girolamo-nella-grotta-cappello-cardinalizioAltrettanto difficile fu poi la datazione per cui quella su cui si è appoggiata la critica rimane solo una semplice possibilità senza alcun riscontro reale. L’opera è costituita da un paesaggio montano al cui interno sono via via messi in evidenza alcuni quadri narratòri, rappresentati da monaci nei pressi di una grotta, una radura, un bosco, uno sperone roccioso e l’esterno di un convento. Dal punto di vista ufologico interessa solo il particolare di San Girolamo, riconosciuto grazie a tre particolari: il leone addomesticato, la pietra da flagellante ed i cappello cardinalizio rosso gettato a terra. La scena si svolge all’interno di una grotta, dove il santo è rappresentato nell’atto di adorare il crocifisso.

cappello-cardinalizio-san-girolamoLa domanda a cui tanti tentarono di dare una risposta fu, dunque, questa: “È possibile che quell’oggetto rosso ai piedi della croce, così rassomigliante ad un flying saucer, possa essere un UFO ante litteram?“. Molti nostri colleghi si sono legittimamente posti la domanda e, purtroppo, hanno anche risposta in maniera affermativa, ma quell’oggetto altro non è ciò che la critica aveva già evidenziato fin da subito: un semplice cappello cardinalizio. Infatti, San Girolamo divenne eremita (ecco il motivo della sua presenza in una grotta), dopo aver rinunciato alla carica di cardinale (ecco perché del rosso copricapo a terra), anche se nella realtà egli non ricoprì mai tale incarico.

Nato in Illiria, studiò Retorica poi si recò prima a Treviri, poi ad Aquileia dove fece parte di un circolo di sceti che però lo delusero per cui si ritirò alcuni anni in Oriente, nel deserto della Calcide, per vivere una vera e propria vita da anacoreta. Qui nacque la leggenda della spina levata da una zampa di un leone, che gli divenne perciò amico, e la verosimile storia della pietra per flagellarsi: vicende, queste, che ispirarono numerosi artisti.

Nulla di ufologico all’orizzonte, purtroppo per noi ufologi veri, ma solo avventati ed un po’ sprovveduti colleghi che hanno scritto sciocchezze su questo dipinto. Ancora una volta ci troviamo tristemente a fronteggiare ufologia-spazzatura, creata o per impreparazione culturale o anche ad arte, da parte di qualcuno che andava sicuramente cercando un proprio posto al Sole. Così facendo, purtroppo, è stato reso un pessimo servizio alla causa in cui crediamo ciecamente, ovvero che la cosa più comune che possa esistere là fuori sia la vita, in tutte le sue forme e manifestazioni, sparsa praticamente ovunque su quei miliardi di pianeti che si trovano nelle orbite interne delle zone abitabili di ogni sistema solare, collocati alla giusta distanza da Soli del tutto simili al nostro Sole, e che ci inducono pertanto a ritenere altamente possibile la nostra convinzione di non essere proprio così soli fra tanti miliardi di Soli!

Se desiderate frequentare il nostro centro ufologico, sappiate che ci troviamo in via Mantova 117, a Vigarano Pieve, nella palazzina di fianco alle vecchie scuole elementari, proprio di fronte alla chiesa, nel comune di Vigarano Mainarda, luogo dell’avvistamento della gigantesca astronave aliena, osservata da quattro persone nel 1986. La sede del CUF è aperta tutti i giorni, ma la serata dedicata ai non iscritti è il giovedì, dalle 21:30 alle 23 circa. Se qualcuno desiderasse iscriversi, sappia che l’iscrizione è gratuita e valida per sempre. Per informazioni di vario tipo o segnalazioni di presunta natura ufologica, potete telefonare in ogni momento al 333.595.484.6 e vi risponderò io, Fiorenzo Artioli, fondatore e coordinatore del Centro ufologico ferrarese.