UFO: luci e bagliori dei satelliti

bagliori-satelliti.iridiumEra il 5 maggio 1997 quando venne messo in orbita il primo satellite della classe IRIDIUM della Motorola; purtroppo, il progetto fallì, ma contribuì ad aprire la strada allo sviluppo senza limite della telefonia mobile. Il nome IRIDIUM faceva riferito al numero atomico dell’elemento IRIDIO, cioè il numero 77 della tavola degli elementi: erano infatti ben 77 i satelliti che avrebbero dovuto essere messi in orbita. Lassù, però, ora ne sono rimasti solo 65, anche se ne furono lanciati 66. Purtroppo questi satelliti non riuscirono a battere la concorrenza già dettata dalla GLOBALSTAR, che aveva in orbita da tempo dicersi altri satelliti; inoltre, il sistema Iridium aveva due difetti insuperabili: un costo telefonico superiore ed una copertura inferiore rispetto, appunto, alla concorrenza. Per tale ragione, il destino di questi satelliti, era già scritto ed aassisteremo ad una loro progressiva distruzione. Al momento attuale (2016), essi sono ancora operativi su un’orbita polare, ad un’altezza di circa 780 km, ed hanno una particolarità importantissima per noi ufologi: possiedono una superficie alare che è costituita da enormi pannelli solari, rivestiti di alluminio e ricoperti da uno strato di teflon argentato, che serve per ottimizzare il controllo della variazione termica. Il risultato è che essi, rispetto al sole, operano come uno specchio riflettente, provocando flash che generano bagliori fino a 40 volte superiore alla luce trasmessa dal luminosissimo Venere! Siamo su di una magnitudine di -8,5!!! Questo bagliore spettacolare può durare fino a 20 secondi.

COME APPARE IL FENOMENO?

Ovvero, un ipotetico osservatore terrestre, concretamente che cosa può arrivare a vedere? Vede che in cielo c’è un puntino che si muove lentamente, in un tempo compreso fra un minimo di 5 secondi ad un massimo di 20,  che aumenta gradualmente la sua luminosità in maniera spettacolare, poi ritorna alla normalità e scompare dalla vista. E tutto ciò può accadere ad ogni ora del giorno.

Conoscendo le coordinate e l’inizio dell’illuminazione, si ha la certezza di assistere al fenomeno spettacolare di questi bagliori. Ma come fare per essere preparati e pronti per l’osservazione. Semplice, c’è già qualcuno che ha pensato ai nostri problemi. Ecco la procedura da seguire, passo dopo passo:

1 – collegatevi al sito “http://heavens-above.com” e registratevi;

2 – inserite la variabile di “Ferrara” alla voce “Your observing site“, in tal modo vi saranno fornite le coordinate della latitudine (FE: 44.833° N ) e della longitudine (FE: 11.583° E); 

3 – cliccate alla voce “Ferrara” dell’Emilia-Romagna”;

4 – entrerete così alla pagina successiva del “vostro punto di osservazione” (Your observing site) in cui dovrete individuare la voce ” Main predictions page “; 

5 – cliccando su di essa passerete alla pagina delle opzioni:trovate la voce ” Satellites ” e nella colonna sottostante individuate la voce “Iridium flare” e la sottocategoria “next 7 days“; 

6 – cliccando su tale voce sarete immessi direttamente alla pagina degli IRIDIUM FLARES dove troverete nell’ordine: data, ora in cui inizierà a brillare, il valore della luminosità (magnitudo)… e, infine il numero del satellite; cliccando su di esso otterrete informazioni aggiuntive sulla sua identificazione (identification), su particolari dell’orbita e della magnitudo (details), nonché sulla data e sul luogo del lancio (launch).

Questo bellissimo sito è mantenuto da Chris Peat che, a partire da gennaio 2006, ha aggiornato il mondo intero sui passaggi dei satelliti tenendo in considerazione i seguenti tre parametri: previsione di un meteo locale accettabile, di un orario locale accettabile, ovvero compreso fra le 5:30 e le 24:00, ed una previsione di magnitudine con un valore uguale o superiore a -4, in quanto tale cifra rappresenta la soglia minima per la quale valga la penna di predisporsi per un’osservazione visiva o una più impegnativa “fotografia astronomica”. Per comprendere tale cifra è bene conoscere la seguente scala di valore massimo della magnitudo: quella del Sole arriva a -26,7, quella della Luna piena arriva a -12,7, quella di un Iridium Flare può arrivare fino a -8, quella di Venere arriva fino a -4,4, quella della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) arriva fino a -2 e quella di Sirio arriva a 1,44.

FOTOGRAFARE SATELLITI

 L’osservazione dei satelliti è una attività davvero interessante, che è possibile praticare ogni giorno dell’anno a patto di avere il cielo sgombro da nuvole, essere lontani da fonti di inquinamento luminoso e non avere ostacoli alla visuale. Conoscendo l’inizio del brillamento, è anche possibile fotografare il bagliore emesso dal satellite (obiettivo 50 mm, apertura f2 e pellicola 400 ISO), ma è bene che l’esposizione cominci alcuni secondi prima, utilizzando un cavalletto perché, su quella distanza, il tremore e l’azione della mano sul pulsante della macchina fotografica determinerebbe certamente un problema; si consiglia, quindi di utilizzare un cavetto flessibile. Tenete anche presente che in caso di magnitudo elevata è possibile osservare anche un flash diurno, tuttavia è solo con gli Iridium che si raggiungono magnitudo elevatissime; infatti, la ISS o Stazione Spaziale Internazionale, provoca dei flares mai superiori ad una magnitudo di -2 (meno due).

TECNICA DI POSIZIONAMENTO PER LA FOTOGRAFIA

Una mezz’ora prima della predizione indicata dal sito suddetto, orientatevi rispetto al NORD, così da dare un significato ai quattro punti cardinali: Nord a 0° (zero gradi), Est a 90°, Sud a 180° ed Ovest a 270°. Subito dopo orientatevi rispetto all’AZIMUT, ovvero quell’angolo che normalmente è formato dal piano della verticale che passa per un astro, con il piano del meridiano del luogo di osservazione. Nel nostro caso specifico di osservazione di un bagliore di un satellite, il piano verticale sarà quello della predizione indicata dal sito suddetto, per cui bisognerà girarsi di tanti gradi quanti ne sono indicati nella previsione, ovviamente in direzione del relativo punto cardinale. Infine, dopo questa rotazione (unico movimento da fare dopo aver trovato il Nord), si dovrà alzare lo sguardo davanti a voi, per un’altezza in gradi pari a quella indicata dal sito di Chris Peat ed attendere l’arrivo dell’orario indicato.

centro-ufologico-ferrarese-cuf-artioli-fiorenzoPer segnalazioni di presunta natura ufologica, telefona in ogni momento al 333.595.484.6 e ti risponderò io, Fiorenzo Artioli, fondatore del Centro ufologico ferrarese, oppure utilizza la pagina dei contatti ed il relativo modulo. La nostra sede si trova a Vigarano Pieve, in via Mantova n° 117, una frazione del Comune di Vigarano Mainarda, luogo dell’avvistamento della gigantesca astronave aliena che venne osservata da quattro persone la sera del 27 settembre 1986. Se desideri farci visita, prima telefona oppure invia un sms, così da accertarti che quella sera ci sia qualcuno.

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