La Terra è davvero uno scalo cosmico?

siamo-soli-fra-miliardi-di-soliSiamo davvero uno scalo cosmico per altre civiltà? Dal punto di vista ufologico è naturale che possa essere così, ma l’ufologia non ha fra le mani alcunché di concreto che possa dimostrare l’affermazione e nemmeno conosce una sola causa che possa spiegarne il motivo. Ma che cosa potrebbe spingere l’equipaggio di una civiltà extraterrestre a spingersi fin quaggiù, sulla Terra? Lasciando perder l’assolutamente non credibile cerchio nel grano, deve esserci certamente qualcos’altro di interessante sul nostro pianeta, un qualche cosa che sia almeno simile o anche migliore rispetto a ciò che si potrebbe rinvenire sugli altri miliardi di pianeti disponibili, sparsi nella nostra Via Lattea. E che cosa potrebbe avere la Terra di tanto particolare? Forse l’acqua? Certo! Qui sarebbe davvero comodo rifornirsi di quel liquido naturale, a temperatura ambiente, a costo zero e a prelievo immediato! Ma l’acqua è anche la cosa più comune in ogni angolo dell’Universo, come la vita del resto, per cui la Terra potrebbe davvero essere uno scalo cosmico, utilizzato dai nostri fratelli superiori, per prelevare questo meraviglioso elemento naturale, che non solo sta alla base della nostra stessa vita, ma che potrebbe addirittura essere un elemento chimico fondamentale per loro stessi e per le loro astronavi.

Certo! Fratelli superiori! E non è azzardato chiamarli così poiché la crema dei nostri telescopi, ovvero lo Spitzer della NASA, ha fatto una scoperta sconvolgente in un’ottica ufologica: in galassie, che hanno un’età di dieci miliardi di anni, quindi il doppio della nostra, sono presenti delle molecole complesse chiamate IPA, ovvero Idrocarburi Policiclici Aromatici, che sono semplicemente tra le molecole ipoteticamente candidate a fungere da stampo base per la catalisi di reazioni coinvolte nella genesi delle prime forme di vita, per cui le premesse di un’evoluzione biologica antecedente a quella della nostra civiltà sono davvero antichissime, in barba ai nostri detrattori, che non hanno altri argomenti se non quelli di san Tommaso.

ET VISITA DA SEMPRE LA TERRA

Secondo la nostra ipotesi, dunque, altre civiltà sanno che quaggiù c’è acqua in abbondanza, per cui la Terra si presta benissimo ad essere considerata uno scalo cosmico. Ma come farebbe ET a visitarla? Sonde! Certo, sonde aliene vere e proprie. La nostra ipotesi è che altre civiltà visitino il nostro pianeta da tempo, facendo uso delle sonde aliene. D’altronde, i miracoli della miniaturizzazione avvenuti negli ultimi vent’anni ci hanno consentito di immagazzinare miliardi di dati e di istruzioni in volumi sempre più piccoli e se un giorno l’uomo riuscirà, seguendo questo processo irreversibile, ad immagazzinare e gestire in maniera completa anche informazioni a livello molecolare, non credete che ci troveremmo davvero all’alba di una nuova era? Quel giorno in cui l’uomo riusciremo a costruire ciò che la Natura è in grado di fare da secoli, cioè immagazzinare l’informazione in una molecola di DNA e costruire a suo piacimento la macchina biologica chiamata “uomo”, la mattina del giorno dopo ci troveremmo tutti nell’alba più radiosa da quando è nata la vita, in un’era tecnologicamente superiore, tipica di una civiltà veramente avanzata.

Certo, il nostro attuale livello tecnologico è ancora all’inizio, ma quella capacità di immagazzinamento di dati e di informazioni in spazi sempre più ristretti, avvenuta negli ultimi decenni, ci ha consentito di muovere i primi passi nell’esplorazione del Cosmo a noi più vicino, analizzando atmosfere e rocce di pianeti e di comete. E se le sonde biologiche aliene sono un’ipotesi credibile, le sonde biologiche terrestri sono un vero e proprio obiettivo dei nostri migliori ricercatori. Poiché l’uomo non può dare garanzie rispetto ai viaggi nel Cosmo, data la limitatezza biologica rispetto alle distanze, ai tempi richiesti ed alle velocità sempre superiori dei nuovi velivoli spaziali, occorre andare nella direzione dei cloni biologici, facilmente controllabili con normali segnali radio, per tutte le operazioni richieste nei voli esplorativi: rallentamenti, accelerazioni, variazioni di rotta e di traiettoria, discesa su corpi celesti e decollo immediato con tanto di raccolta di informazioni di ogni genere. Una volta individuato un pianeta biologicamente idoneo allo sviluppo della vita, sarà un gioco da ragazzi inviare una sonda replicante con il compito di impiantare, in una prima fase, vita non intelligente.

SONDE BIOLOGICHE ALIENE

E se questi sono i nostri obiettivi tecnologici per il prossimo mezzo secolo (miniaturizzare, esplorare il Cosmo con le sonde replicanti, scoprire pianeti abitabili ed immagazzinare informazioni molecolari) non potrebbero essere stati gli stessi obiettivi di altre civiltà tecnologiche presenti nella nostra galassia? E poiché la nostra attuale tecnologia astrofisica già produce sonde poco più grandi di un pallone da calcio, che invia sui corpi celesti del nostro Sistema Solare, non potrebbe anche ET fare uso di sfere o sonde biologiche? Poiché la risposta è ovvia, si tratterebbe solo di scoprire dove potrebbero avere la loro base le presunte sonde biologiche aliene, certamente ospitate o su satelliti alieni o su astronavi-madri. La risposta l’hanno già data tanti nostri colleghi ricercatori e anche diversi astrofisici veri e propri: il luogo più interessante nel nostro Sistema Solare sarebbero certamente i Punti Lagrangiani collocati nell’orbita circumterrestre. Si tratta di punti neutri, nei quali le forze gravitazionali fra corpi celesti vicini si bilanciano, permettendo ad altri corpi di massa più piccola (astronavi spaziali) di mantenersi in una posizione fissa rispetto ad entrambi, se collocati a circa 60° di distanza.

centro-ufologico-ferrarese-cuf-artioli-fiorenzoSe desiderate frequentare il nostro centro ufologico, sappiate che si trova in via Mantova 117, a Vigarano Pieve, nella palazzina di fianco alle vecchie scuole elementari, proprio di fronte alla chiesa, nel comune di Vigarano Mainarda, luogo dell’avvistamento della gigantesca astronave aliena, osservata da quattro persone nel 1986. La sede del CUF è aperta tutti i giorni, ma per i non iscritti la serata è il giovedì, dalle 21:30 alle 23.00 circa. Se qualcuno desiderasse iscriversi, sappia che l’iscrizione è gratuita e valida per sempre. Per informazioni di vario tipo o segnalazioni di presunta natura ufologica, potete telefonare in ogni momento al 333.595.484.6 e vi risponderò io, Fiorenzo Artioli, fondatore e coordinatore del Centro ufologico ferrarese.