Conferenza: viaggi nel Cosmo

conferenza-viaggi-nel-cosmoSe l’uomo vorrà lasciare la Terra ed iniziare a compiere viaggi spaziali per esplorare in prima persona il Cosmo, dovrà poter disporre di basi spaziali fisse, stazioni spaziali orbitanti attorno ad ogni pianeta del nostro Sistema Solare ma, soprattutto, essere dotato di un sistema propulsivo adatto a percorrere distanze enormi in tempi umani. E questo “carburante”, purtroppo, ancora nessuno l’ha inventato. Non c’è, e quasi certamente non ci sarà per parecchio tempo ancora. E poiché non si può pensare di compiere viaggi nel Cosmo bruciando cherosene o idrogeno unito ad ossigeno o ioni di xeno, propellenti che richiederebbero serbatoi esageratamente grandi, occorre puntare a qualcosa di molto diverso, che produca tanta spinta e richieda poco spazio di immagazzinamento, come potrebbe essere, ad esempio, l’Elio-3 o gli antiprotoni. Certo! Proprio quegli antiprotoni che vengono studiati al CERN di Ginevra, in base alla scoperta che allorquando materia e antimateria si scontrano viene rilasciata una quantità spaventosa di energia.

E si sta proprio pensando agli antiprotoni come propellente … del secolo futuro. Di certo occorre pensare in prospettiva poiché, al momento attuale, esistono solo teorie e studi. Ovvero, laggiù sanno come far scaturire energia purissima e potentissima, ma non sanno né come conservarla una volta ricavata, né come trasportarla, né come utilizzarla con gli attuali motori, né come rilasciarla al momento opportuno. Per quel che trapela, sembra che sia allo studio un contenitore per antiprotoni, adatto a conservarli e rilasciarli al momento opportuno, che nessuno ha però ancora inventato, proprio perché non è una cosa semplice. Ma quello sarebbe il meno. Sono ancora alla fase progettuale delle trappole per catturare miliardi di antiprotoni. E se alla parola “miliardi” dovessero tintillarvi le meningi, sappiate che è solo una barzelletta. Infatti, mille miliardi di antiprotoni equivalgono ad un nanogrammo che, a sua volta, è la nullità più assoluta rispetto ad una misura che tutti conoscono assai bene, ovvero il microgrammo. Purtroppo, e questo lo hanno scoperto davvero, per contenere un nanogrammo di antiprotoni servirebbe un contenitore del peso di 100 kilogrammi, cioè un quintale. Ed ora la battuta finale della barzelletta: una navetta spaziale di modeste dimensioni, come potrebbe essere lo Space Shuttle. necessiterebbe di almeno una tonnellata di antiprotoni e di protoni.

Nel 2004 George W. Bush annunciò al mondo che gli USA si sarebbero dotati di una base lunare permanente, con tanto di laboratorio, radiotelescopio e telescopio ottico sulla faccia nascosta del nostro satellite. Lassù, lontani da ogni interferenza, gli americani avrebbero dovuto iniziare ad estrarre il primo carburante del futuro, ovvero l’Elio-3, ma ci pensò Barak Obama a chiudere i rubinetti del progetto, rinviando tutto al 2018. Ma perché mai l’Elio-3? Perché è un potente combustibile nucleare, trasportato dal vento solare, che non produce scorie radioattive ed è quindi da ritenersi “pulito”, almeno fino a prova contraria. Gli esperimenti a computer hanno dimostrato che con venticinque tonnellate di tale combustibile nucleare si potrebbe soddisfare il fabbisogno elettrico di tutti gli Stati Uniti. Sulla Terra l’Elio-3 si trova in quantità del tutto trascurabili, ma sulla Luna è pressoché la materia prima e si concentra principalmente fra rocce e mari lunari. Tutto ciò apre momentaneamente un piccolo spiraglio sulle possibilità di viaggi all’interno del nostro Sistema Solare, solo che si riesca ad andare a prenderlo, ad estrarlo, a trasformarlo e a renderlo fruibile per le nostre tipologie di motori spaziali. Inizia così la conferenza che dedichiamo ai viaggi nel Cosmo.

CONTENUTI

01 – Lasciare la Terra
02 – La base lunare
03 – I razzi vettori
04 – Capsule e moduli
05 – Luoghi dove allunare
06 – La sonda Smart 1 (ESA)
07 – L’acqua sulla Luna
08 – I pericoli sulla Luna
09 – Il viaggio verso la Luna
10 – Storia dell’Apollo 11: luglio 1969
11 – Oggetti sulla Luna
12 – La nuova base lunare
13 – L’elio -3: un nuovo combustibile nucleare
14 – Storia delle stazioni spaziali
15 – La stazione spaziale Saljut 1 (1973)
16 – Il laboratorio spaziale Skylab (1973)
17 – La stazione spaziale Mir (1986)
18 – La stazione spaziale ISS (ancora operativa)
19 – Il sistema propulsivo
20 – La sonda Deep Space 1 (1988)
21 – Gli aerei segreti o “X-planes”
22 – I satelliti
23 – Le navette Apollo
24 – Le sonde
25 – Lo Space Shuttle
26 – Velocità di fuga
27 – Il decollo
28 – Velocità subluminale
29 – Quanto tempo serve per arrivare sui nostri pianeti?
30 – Velocità della luce
31 – La sfida ai sistemi propulsivi
32 – La sfida al tempo
33 – Relatività ristretta ed elasticità del tempo
34 – Il problema dell’energia necessaria a lasciare la Terra
35 – Le leggi della propulsione
36 – I pericoli del viaggio interstellare
37 – Cerchi nel grano alieni: ha un senso?
38 – La Terra potrebbe essere un interessante scalo cosmico.
38 – Come fa ET a visitare la Terra?
40 – Miracoli della miniaturizzazione
41 – Verso una nuova era: informazioni molecolari?
42 – Verso una nuova era: informazioni nel DNA
43 – Le sonde terrestri
44 – Le sonde biologiche
45 – Quali obiettivi potrebbe avere ET?
46 – Dove potrebbe trovarsi ET se fosse già qui?
47 – Il Progetto SETA: ET potrebbe essere qui già da tempo
48 – Sfere di Dyson e robots autoreplicanti
49 – Come potrebbe essere arrivato qui ET?
50 – Come si potrebbe individuare ET?
50 – Il satellite IRAS
51 – Il satellite ISO
52 – Le indagini fotometriche e spettroscopiche
53 – Viaggiare nel Cosmo: quali motori?
54 – Navi spaziali o navi generazionali?
55 – Il progetto BPP
56 – Il progetto LCLP
57 – Il progetto M2P2
58 – Il progetto Warp Drive
59 – Wormhole e velocità superluminale
60 – Le ricerche al Cern di Ginevra: antimotori e antiprotoni
61 – Problemi fisici: il ruolo della gravità
62 – Problemi di alimentazione: Biohome e Biosphere Projects
63 – Problemi psicologici: il numero massimo di persone
64 – Esperimenti su animali e danni subiti
65 – Animazione sospesa o ibernazione?

Se desiderate organizzare gratuitamente una conferenze o un ciclo di conferenze di natura ufologica nel vostro comune di residenza, all’interno della biblioteca comunale o della vostra associazione culturale o in qualsiasi altro locale, pubblico o privato che sia, sappiate che il nostro centro ufologico è disponibile a recarsi in ogni comune della provincia di Ferrara, nonché nei primi comuni limitrofi del Bolognese, del Modenese, del Rodigino e del Ravennate. Per prenotare una conferenza dovrete prima contattarci (cell 333.595.484.6, tel. 0532.436701, e-mail fiartio@libero.it) in modo che possiamo incontrarci e concordare le modalità organizzative.

Sappiate che le nostre conferenze sono strutturate in modo analogo alla navigazione di un sito web per immagini e filmati, cosi da stimolare l’attenzione ed il dialogo con i presenti. Per fare ciò necessitiamo della disponibilità, da parte vostra, di un videoproiettore già collegato al vostro computer o, eventualmente, da collegare al nostro notebook. Ogni conferenza ha una durata di circa due ore.

centro-ufologico-ferrarese-cuf-artioli-fiorenzoDesiderate frequentare il nostro centro ufologico? Siamo a Vigarano Pieve, in via Mantova 117, nella palazzina che ospita la Delegazione Comunale del Comune Vigarano Mainarda, luogo dell’avvistamento della gigantesca astronave aliena, osservata contemporaneamente da quattro persone adulte la sera del 27 settembre 1986. La nostra sede è aperta tutti i giorni, ma la serata ufficiale è il giovedì, dalle 21:30 alle 23.00 circa, almeno fino al 10 marzo 2016. Dalla settimana successiva vi sarà un cambiamento d’orario per cui, se vorrete venire a trovarci, vi suggeriamo di accertarvi che ci siamo, inviandoci un SMS.

Vi piacerebbe iscrivervi al nostro centro ufologico e provare a fare gli ufologi? L’iscrizione è gratuita e valida per sempre. Per informazioni di ogni tipo o segnalazioni di presunta natura ufologica, potrete telefonare in ogni momento al 333.595.484.6 e vi risponderò io, Fiorenzo Artioli, fondatore e coordinatore del Centro ufologico ferrarese, nonché redattore del presente articolo, liberamente utilizzabile nel Web a patto di ricordarsi di citare la fonte, così da dare a Cesare ciò che gli appartiene di diritto, ovvero le idee espresse nel presente articolo.