Conferenza: UFO su Ferrara

conferenza-ufo-su-ferraraCom’era abbastanza prevedibile, anche Ferrara è stata coinvolta assai da vicino nel fenomeno ufologico. La prima segnalazione ufficiale, decisamente ante litteram, si riferisce alla fine dell’estate del 1929, allorquando la signorina Maestri Maria, al tempo una giovane donna abitante con i genitori ed i fratelli a Sabbioncello San Pietro, ebbe a dichiarare che subito dopo cena, mentre si stava recando a far visita ad una sua amica abitante nelle vicinanze, si accorse della presenza di una stranissima “luce rossastra, lunga circa come un braccio e sospesa a qualche metro da terra” che dava l’impressione di muoversi verso di lei. Nel frattempo molti animali delle famiglie vicine iniziarono ad agitarsi ed i cani furono i primi ad iniziare in maniera concitata. Dopo essere entrata di corsa in casa dall’amica, insieme sbirciarono da una finestra e notarono che il fenomeno non era scomparso: la sfera si era fermata proprio di fronte a casa e sembrava intenzionata a non andarsene, proprio come decise di fare la signorina Maria. Il mattino seguente il fenomeno era scomparso. 

Ma fu solo nell’autunno del 1954 che la nostra città finì su tutte le testate nazionali perché il 30 ottobre numerosi testimoni dichiararono di aver avvistato ben tre dischi volanti su Francolino, ad una quota presunta di circa 200 metri. Negli anni che seguirono, qui da noi si presentò praticamente tutta la fenomenologia ufologica già accaduta in ogni parte del mondo: oggetti volanti di ogni tipo, astronavi enormi e silenziose, esseri piccoli ed inquietanti, esseri alti e filiformi, capelli d’angelo e luci diurne di ogni tipo.

Nello stesso 1954 la Francia fu interessata da un gigantesco flap ufologico, di portata tale da essere studiato dall’ing. Michel Aimé e pubblicato nel suo libro del 1958 “Mystérieux Objets Célestes“. Egli aprì il fronte dell’osservazione dei luoghi dove, più di frequente, si era assistito al passaggio dei velivoli extraterrestri e chiamò questo ramo della ricerca ufologica con la parola greca “Orthotenòs“, ovvero “posto in linea retta”.

In pratica egli non fece altro che segnare su di una mappa della Francia gli avvistamenti segnalati in una sola giornata. Resa visiva la situazione, si accorse subito di quattro aspetti tipici dell’ortotenia: 1) tendenza degli UFO a mostrarsi su di una linea retta; 2) tendenza delle varie linee rette giornaliere (almeno tre) ad intersecarsi su punti ben precisi (STELLE); 3) tendenza dei vari gruppi di linee giornaliere a confluire in un unico punto (APICE); 4) tendenza di ciascun flap giornaliero a caratterizzarsi per un unico punto di decentramento dal quale le diverse linee ortoteniche partivano e che, stando alle dichiarazioni dei testimoni, veniva individuato come quello nel quale stazionava un oggetto assai più grande di tutti gli altri, spesso descritto simile ad un grande sigaro.

In virtù di tali osservazioni, teorizzò la presenza sulla Terra di due grandi direttrici: la “Linea BA-VIC” e la “Linea SOU-PO“, lungo le quali sembravano muoversi gi UFO di quegli anni. La prima partiva da BAYONNE e arriva a VICHY, la seconda riguarò, incredibilmente il territorio Ferrarese in quanto la direttrice partiva dall’Inghilterra, nei pressi di SOUTHEND-ON-SEA, passava dalla Francia (Calais, Aire-sur-la-Lys, Niffer) e giungeva in Italia, dove si concludeva nei pressi del nostro PO DI GNOCCA. In seguito, lo studioso Antonio Riberra osservò che il teorico prolungamento di tali direttrici rappresentava le zone del mondo a maggior intensità di segnalazioni ufologiche.

Delle due direttrici, la più importante si rivelò indubbiamente la seconda, cioè la SOU-PO, in quanto sul suo prolungamento lungo la dorsale adriatica si verificarono i fenomeni ufologici italiani più famosi, accaduti nel 1978. Ecco perché tutta l’ufologia nazionale e mondiale è unanime nel considerare Ferrara, Rovigo e la costa Adriatica tra le zone ufologiche di maggior interesse per l’Italia. Questa linea, tra l’altro, ha il merito di far confluire dalla finestra ciò che, in un primo momento, si era fatto uscire dalla porta: cioè l’America del Nord attraverso il Canada. Comincia così la conferenza che abbiamo dedicato al fenomeno ufologico su Ferrara e provincia.

INTRODUZIONE

01 – I testimoni

02 – Le interviste

03 – Il materiale fotografico e filmico

04 – L’ambiente ferrarese

GLI UFO

05 – Disco volante su San Giorgio (1977, foto)

06 – Dischi volanti sull’aeroporto civile di Ferrara (1980, foto)

07 – UFO sul Palazzo degli Specchi (2005, foto)

08 – UFO su Vigarano Pieve (2005, filmato analogico)

09 – UFO su Castello di Vigarano Mainarda (2006, foto)

10 – UFO su Vigarano Mainarda (2007, foto)

11 – Disco volante sul Parco Urbano (2007, foto)

12 – Disco volante su Santa Maria Codifiume (2007, foto)

13 – UFO su Vigarano Pieve (2008, foto)

14 – UFO su Madonna Boschi (2008, foto)

15 – UFO sulla strada di Confina (2009, foto)

16 – UFO su Santa Maria Codifiume (2009, foto e fimato)

LUCI MISTERIOSE

17 – Luci diurne, in formazione, sul Parco urbano (2007, foto)

18 – Luci diurne, in formazione, su S. Maria Codifiume (2007, foto)

19 – Luci diurne, a goccia, su Santa Maria Codifiume (2007, foto)

PIOGGE MISTERIOSE

20 – Capelli d’angelo su Voghiera (2003, foto)

21 – Capelli d’Angelo su Vigarano Pieve (2008, foto)

ALIENI

22 – L’alieno di Diamantina (settembre 1955)

23 – L’essere misterioso di Ro Ferrarese (7 agosto 1988)

24 – I due alieni di Diamantina (settembre 1977)

25 – Gli enormi alieni di Scortichino (20 aprile 2007)

ASTRONAVI GIGANTESCHE

26 – L’astronave di Vigarano Mainarda (settembre 1986)