Chiesa e ricerca della vita aliena

ET-mio-fratelloQuando il 13 dicembre 2000 il Corriere della Sera pubblicò l’intervista a padre Gabriel Josè Funes, intitolata: “ET esiste ed è mio fratello“, per tutto il mondo fu un’alba nuova e decisamente diversa dal solito, poiché si venne ufficialmente a conoscenza del fatto che la Chiesa stava indagando da tempo sul fenomeno ufologico. L’astronomo argentino padre Funes era appena divenuto direttore della Specola Vaticana (19 agosto 2000) e quindi si trovò addirittura a capo di un team costituito da ben tredici gesuiti come lui, distribuiti fra la sede italiana e quella americana.

ET ESISTE ED È MIO FRATELLO

Le sue idee nelle quali credevano, e continuano ovviamente a credere, quelle persone erano assai semplici e del tutto simili a quelle espresse da noi ufologi: in una qualsiasi Galassia vi è una moltitudine pressoché incalcolabile di pianeti del tutto simili alla nostra Terra, con esseri viventi come noi. Nel nostro Sistema Solare però, oltre a noi, non esiste probabilmente altro che batteri e virus, ma in altri sistemi solari, lontani ed attualmente irrangiungibili, è pressoché certa la presenza di altre civiltà evolute come la nostra se non di più. E fu per quel motivo che egli ribadì la propria tesi: “ET esiste ed è mio fratello“.

CENTRI VATICANI DI RICERCA ASTRONOMICA

Fu indubbiamente un polverone dall’effetto mediatico incredibile, anche perché padre Funes era il portavoce ufficiale del Vaticano rispetto al punto di vista cattolico sulla possibilità di vita nel Cosmo e la Specola Vaticana era praticamente il centro di ricerca astronomica del Vaticano. Fino al 2008 essa ha avuto la propria sede a Castelgandolfo, ma poi è stata trasferita al VORG o Vatican Observatory Research Group, sul Monte Graham, a Tucson in Arizona. Qui è stato costruito il Vatican Advanced Tecnology Telescope o WATT, uno strumento pazzesco, tra i più importanti di tutto il Nord-America, operante sia nell’ottico che nell’infrarosso, ufficialmente utilizzato per attività di ricerca astronomiche, astrofisiche e cosmologiche.

DISCLOSURE

Disclosure è il termine che usiamo noi ufologi per indicare il modo in cui la politica internazionale gestisca il graduale rilascio di informazioni. Il nostro punto di vista è che attraverso tale fenomenologia del Disclosure si intenda favorire nelle persone un lento ma graduale processo di acclimatazione verso la realtà ufologica. Per comprendere il perché la Chiesa si sia venuta a trovare in una situazione tanto imbarazzante di fronte all’opinione pubblica, ovviamente rispetto all’accettazione della fenomenologia ufologica, dobbiamo fare un bel salto indietro nel tempo ed arrivare alla nascita stessa del concetto di “Disclosure”, sostanzialmente organizzatosi attorno a due lettere ed un articolo di un ufologo.

UNA LETTERA INQUIETANTE

Fino al 28 marzo 1975 il mondo ancora non sapeva nulla di quella strana parola, ma avvenne che l’ex generale Barry Goldwater, nel suo ruolo di senatore americano e già candidato alle elezioni presidenziali del 1964, poi vinte da Lyndon Johnson che, di fatto, succedette a J. F. Kennedy, scrivesse una lettera memorabile, entrata immediatamente di diritto nella storia dell’ufologia. In tale documento, partito dall’Università della University of California di Los Angeles, erano scritte queste parole: “… ho saputo che c’è un piano in corso per il rilascio graduale di informazioni …”.

UNA LETTERA MISTERIOSA

A novembre del 1990 accadde un secondo inquietante fatto: il MUFON (Mutual Ufo Network) ricevette una lettera anonima, scritta su carta intestata dell’istituto universiario londinese “Warwick Research Institute“, in cui si sosteneva che erano ben leggibili alcuni segnali riguardanti la fenomenologia del Disclosure, consistenti sia in un metodico rilascio di informazioni mediante canali anche non ufficiali ed un crescente livello di consapevolezza di tale atto e un difforndersi di sano scetticismo assai utile a coloro che avevano sperimentato il significato di incontri ravvicinati con la realtà aliena.

UN ARTICOLO PROFETICO RIVOLTO ALLA CHIESA

Solo tre anni prima, in Inghilterra, Timothy Good aveva dato alle stampe del quotidianoEvening News” un articolo tuttora citato in molti libri di ufologia, intitolato “Be prepared to meet thine (i tuoi) aliens“, nel quale si sosteneva la necessità di essere preparati ad incontrare gli alieni. Ma Good andò anche oltre limite immaginabile, ovviamente per quei tempi, spingendosi a sostenere una teoria pressoché apparentemente insensata: “… i teologi vaticani avrebbero preso coscienza del fatto che vi potrebbe essere vita su altri pianeti, quindi starebbero progettando la preparazione di missioni in grado di lavorare nello spazio e di incontrare gli alieni“. Tutto ciò era supportato dal fatto che alcuni scienziati gesuiti abbero a riferire di aver visto in cielo luci in movimento ed altri fenomeni non identificati.

LO STUDIOSO GIAMPAOLO THOREL

Inoltre, si sosteneva che, a far data dal settembre 1987, l’Università Vaticana sarebbe stata dotata di una speciale “Sezione UFO“. A gettare benzina sul fuoco scese in pista Giampaolo Thorel, studioso di fenomenologia mistica, sostenendo che: “…sarebbero stati istituiti corsi speciali, tenuti dal prof. Andreas Resch, riguardanti i futuri missionari dello spazio ed i primi contatti con le razze aliene …”. Davvero niente male, verrebbe da dire, ufologicamente parlando ovviamente! Il punto di vista maggiormente conosciuto del prof Resch era il seguente: “Sono sorpreso che vi possa essere entusiasmo per i missionari dello spazio e la cristianizzazione delle razze aliene, in quanto la loro presenza è a malapena certa … Non possiamo comunque ignorare l’esplorazione spaziale e la possibilità di incontrare altre creature viventi …”.

IL PERSONAGGIO DELLA SVOLTA UFOLOGICA

E chi sarebbe mai stato questo famoso prof. Resch? A quel tempo era un docente di Psicologia Clinica presso l’Accademia Alfonsiniana di Roma, quindi un qualcosa che afferiva comunque all’Istituto Superiore di Telogia Morale della Pontificia Università Lateranense. Certo! Eravamo al Top! Oltre c’erano solo il Papa e Dio, ovviamente supponendo l’esistenza di un essere superiore all’uomo, creatore del cielo e della Terra.

Ma il bello doveva ancora iniziare. Pensate un po’! In pochi eletti lo sapevano poiché la Chiesa è così ed è sempre stata così: fin dal 1970 l’Accademia Alfonsiniana ospitava nientemenoché  una “cattedra di Ufologia e Paranormologia“, dedita esclusivamente allo studio del paranormale e voluta addirittura da un Papa in persona: cioè da Paolo VI! Qui si era decisamente andati anche oltre il Top. Il nome della cattedra ed i contenuti delle notizie sarebbero stati creati ad hoc dal suddetto prof. Resch, spesso ospite a congressi di parapsicologia, nonché specializzato in corsi di Psicologia dell’inconscio e di Scienza dei fenomeni paranormali e direttore dell’Istituto delle “Frontiere della Scienza”, un sito tedesco che potete visitare a questo link: http://www.igw-resch-verlag.at/.

E se ciò non vi fosse ancora bastato per capire il punto di vista della Chiesa rispetto agli alieni, sappiate che il suddetto prof. Resch è anche il fondatore di un centro studi davvero importante per il mondo cattolico mondiale, ovvero “Imago Mundi“, che rappresenta il maggior archivio mondiale dello studio dei fenomeni di frontiera, quali, ad esempio: apparizioni, visioni, miracoli, levitazioni, stigmatizzazioni, bilocazioni, telepatia, materializzazioni, Astrologia ed Alchimia.

Abbiamo dimenticato qualcosa del mondo esoterico? Buon divertimento! Ma non ci avevano sempre raccontato i nostri seminaristi che la chiesa rifuggiva e condannava il cupo mondo esoterico? O è così che va il mondo? Fate voi! Noi abbiamo già capito tante cose ed aggiungiamo solo due ciliegine sul prof. Resch, punto sovrano di riferimento vaticano per le cose ufologiche. Ovviamente, non avrebbe non potuto non fondare almeno una Casa editrice, cosa regolarmente avvenuta con “Resch Verlag” ed altrettanto logicamente una web magazine “Il Faustino“. Da sottolineare che poiché il suddetto corso di Paranormologia (in realtà era parapsicologia, ma il Resch ribettezzò ben presto con tale definizione), contemplava una riflessione sugli UFO, venne duramente attaccato da una rivista americana che accusò la Chiesa di stare preparando un “incontro con gli alieni”. A tale accusa, il Resch rispose in questi termini: “…l’ufologia è un argomento di attualità ed i giovani studenti ne sono attratti...”.

Qui ha termine la prima parte di questa indagine ufologica dedicata alla Chiesa. Nel prossimo articolo affronteremo lo stesso argomento, ma osservandolo da punti di vista assai diversi da quelli di osservanza strettamente Reschiana e siamo certi che rimarrete atrettanto sbalorditi.

centro-ufologico-ferrarese-cuf-artioli-fiorenzoDesiderate frequentare il nostro centro ufologico? Siamo a Vigarano Pieve, in via Mantova 117, nella palazzina che ospita la Delegazione Comunale del Comune Vigarano Mainarda, luogo dell’avvistamento della gigantesca astronave aliena, osservata contemporaneamente da quattro persone adulte la sera del 27 settembre 1986. La nostra sede è aperta tutti i giorni, ma la serata ufficiale è il giovedì, dalle 21:30 alle 23.00 circa. Vi piacerebbe iscriverti al nostro centro ufologico e provare a fare ufologia? L’iscrizione è gratuita e valida per sempre. Per informazioni di ogni tipo o segnalazioni di presunta natura ufologica, potete telefonare in ogni momento al 333.595.484.6 e vi risponderò io, Fiorenzo Artioli, fondatore e coordinatore del Centro ufologico ferrarese, nonché redattore del presente articolo, liberamente utilizzabile nel Web a patto di ricordarsi di citarne la fonte, così da dare a Cesare ciò che gli appartiene di diritto, ovvero le idee che sono state qui espresse.