Cerchi nel grano: Villamarzana

villamarzana-aereo-Giovanni-BianchiIl giorno 28 maggio 2007 abbiamo ricevuto una segnalazione in posta elettronica che ci avvisava di un grande agroglifo nel Comune di Villamarzana (RO), con tanto di foto aerea allegata, scattata dal signor Giovanni Bianchi di Melara mentre si trovava a bordo del suo ultraleggero, L’indagine è stata resa possibile grazie all’intercessione del prof. Nicola Testoni, a quel tempo giornalista del Resto del Carlino di Rovigo, a sua volta residente a Melara.

Nell’area posta fra il centro di Villamarzana ed il corso del fiume Tartaro-Canalbianco vennero rinvenuti, durante alcune arature alla fine degli anni ’60, vari reperti archeologici, risalenti al periodo compreso fra l’Età del Bronzo finale e la prima Età del Ferro, per cui tuttà l’area è un enorme sito archeologico.

La nostra indagine

villamarza-rovigo-31-maggio-2007La nostra indagine è iniziata il 31 maggio, di mattino presto e si è protratta per oltre due ore. Non appena arrivati ci ha raggiunti il proprietario del campo, abitante nelle vicinanze, per spiegarci che quella formazione era stata rinvenuta verso la metà del mese dalla figlia che, tornando a casa, l’aveva notata mentre si trovava sul cavalcavia della strada Transpolesana. Chiariamo subito che si è trattato di uno scherzo in piena regola da parte di alcuni buontemponi.

 

villamarzana-spigheAd ogni buon conto iniziamo dai numeri: il cerchio interno aveva un diametro di 14 m, una circonferenza di 49 m e la distanza fra i due cerchi era di 6 m, mentre il cerchio esterno aveva un diametro di 31 m, una circonferenza di 88 m e la larghezza di tutto il percorso formante i due glifi era di circa 80 cm. Purtroppo per loro, hanno scoperto che il lavorare al buio è davvero difficile in quanto, nel realizzare i tre cerchi piccoli esterni, hanno compito diversi errori, pur mantenendo un raggio medio di 5 m: la semicirconferenza ad est era di 20 m, quella a sud era di 17 m mentre quella ad ovest era di 19 m.

Abbiamo eseguito diverse fotografie, raccogliendo anche molti campioni di spighe e di terreno ed abbiamo controllato l’eventuale presenza, sia dentro chee fuori dal glifo, di materiale di ogni tipo; in pratica abbiamo cercato tracce di metalli e di materiali di vario tipo, poi abbiamo anche verificato la presenza o meno di eventuali anomalie del campo elettromagnetico. Ovviamente non abbiamo rinvenuto alcunché di anomalo.

villamarzana-improntevillamarza-impronte-scarpeCome dicevamo, quei buontemponi hanno certamente realizzato un bel glifo, certamente tra i più belli rinvenuti in Italia in quell’anno, ma hanno anche commesso diversi errori di gioventù: hanno lasciato le impronte delle gomme di due auto nelle vicinanze, hanno lasciato numerose impronte di scarpe, con segni di calpestio diffuso, sia dentro che fuori dal glifo, ed hanno pure lasciato numerosi segnali (legni, schiacciamento da deposito e carte) sia nel corridoio di entrata che in quello di uscita. Insomma, niente di nuovo sotto al sole.