Alieni: la lunga strada verso la verità

extraterrestrial-lifeNon tutti gli scienziati che si espressero sull’argomento di un Universo abitato da alieni, proposto da Stephen Hawking nel 2010, si mostrarono in sintonia con le sue idee, contrattaccandolo anche in maniera nervosa, nonostante la sua altezza scientifica. Tutto ciò che accadde successivamente a quel clamoroso macigno lanciato da Hawking nel lago dell’inamovibile scienza, sempre uguale a se stessa, nelle proprie idee di fondo e nelle proprie convinzioni, fondata solo ed esclusivamente sulle certezze scoperte fino a quel momento, fu un comportamento in linea con le aspettative. Ma quell’ossessivo e continuo voler limare ad ogni costo le idee di chi la pensava diversamente, quel voler proporre sfaccettature personali che andavano anche oltre la normalità del dialogo scientifico, quasi che il summa vivente della fisica del ventunesimo secolo fosse uno scolaretto al primo anno di università, diedero da pensare a molti, per usare un eufemismo, ma non di certo non a noi ufologi.

DEVI CONOSCERE IL TUO NEMICO SE VUOI AFFRONTARLO

Noi, infatti, sappiamo bene con chi abbiamo a che fare, perché quel nemico lo conosciamo. E conosciamo alla perfezione ogni gesto di quel trito e contrito mondo delle idee accademiche rinchiuse su loro stesse, senza orizzonti e prospettive, unicamente impaurite dal perdere il posto di lavoro. Siamo, perciò, perfettamente pronti ad accogliere ogni critica sul nostro modo di vedere il Cosmo e la vita che in esso può solamente svilupparsi poiché viviamo nella bellezza della certezza che la cosa più comune che vi possa essere là fuori, ovvero in un Universo di cui nessuno conosce e nemmeno riesce ad immaginarne i confini, popolato solo da infiniti sistemi solari come il nostro, sia la vita come noi la intendiamo qui sulla Terra, in tutte le sue sfumature immaginabili e le sue declinazioni possibili, da quelle infinitamente piccole dei virus e dei microbi, a quelle immensamente grandi e stupende dell’intelligenza e dell’intelletto di noi esseri umani, checché ne dica quella gaia scienza, di cui vi parleremo fra poco, che si ostina a bacchettare chiunque la pensi diversamente da loro, quasi fossero l’inquisizione scientifica del terzo millennio, unici depositari di un sapere che, purtroppo per loro, sta cambiando non di decennio in decennio, ma di mese in mese e parlare di alieni, finalmente, potrebbe essere un interessante argomento di conversazione. Però, prima di narrarvi delle “suddette sfaccettature”, state un po’ a sentire che cosa vi raccontiamo.

LA SANTA INQUISIZIONE SCIENTIFICA

Fino al 1995, anno in cui la Santa Inquisizione Scientifica dell’astronomia e della fisica subì un knockout terrificante, tale da far rimanere astrofili e astrofiletti di tutto il mondo chiusi al mondo esterno ventiquattro ore al giorno, con la prospettiva di non farsi più vedere in giro almeno per qualche annetto, in termini di decenni ovviamente, tutto appariva normale là fuori e gl’inquisitori sedevano tranquilli sui loro scranni da unici benpensanti. Bacchettavano, loro! Sentenziavano e disquisivano sull’immutabilità delle cose che si vedono in cielo ed il povero ufologo che avesse osato alzare la voce anche solo per sostenere le proprie idee sulle possibilità che esistesse qualcosa di vivente al di fuori del nostro Sistema Solare, veniva tacciato come “un poverino”, ovviamente dal punto di vista dell’intelletto. Cosa, questa, che stanno ancora facendo i cicapini, ovvero gli scettici nostrani, ma il loro mondo che, per inciso, sopravvive solo in base agli articoli degli ufologi, è ormai più scuro del buio di una notte senza stelle e, soprattutto, senza prospettiva alcuna poiché il futuro dell’uomo è semplicemente là fuori, nella ricerca della scoperta di una cosa nella quale noi ufologi crediamo da sempre, ad occhi chiusi, ovvero nella vita sparsa in tutto questo nostro stupendo Universo.

LA FINE DELL’IRONIA

Ricordiamo bene quell’atteggiamento di alterigia e quel senso di superiorità che aleggiavano attorno al loro capo, a mo’ di aureola spettante solo alle sapienze superiori. E ricordiamo bene anche quei sorrisiniSarkosiano-Merkeliani” sui loro visi, tipici dei tempi in cui si sbeffeggiava pubblicamente il povero Berlusconi, sorrisini che faceva spesso capolino nei dibattiti televisivi verso l’ufologo di turno o l’ufologia in generale. E chiamare una persona “ufologo”, in quei tempi equivaleva all’incirca ad identificarla come una persona che aveva un qualche problemino nascosto. Purtroppo per loro, però, tutto era già scritto e tutto avvenne. Tale K.O. minò in maniera indelebile le loro inamovibili certezze, mentre per noi ufologi tutto era semplice e tutto era logico. Il buio dei dubbì si dipanò meravigliosamente davanti alla scienza. Fu l’inizio di una nuova era.

LA DATA CHE CAMBIÒ PER SEMPRE LE PROSPETTIVE UFOLOGICHE

Quel 5 ottobre del 1955 segnò la linea nettissima di demarcazione tra chi credeva di essere solo in questo meraviglioso ed infinito Cosmo e chi era convinto che la fuori ci fosse la cosa più normale che era possibile attendersi, ovvero la vita. E per ironia della sorte furono due scienziati veri a rivelare al mondo la scoperta del primo pianeta extrasolare, cioè un pianeta che avrebbe anche potuto, in teoria, ospitare una qualche forma vivente. Ma che la ospitasse o meno, poco importava davvero: ciò che contava fu la notizia di un altro pianeta, con una massa paragonabile a quella di Giove, in orbita attorno attorno al Sistema Solare di 51 Pegasi b, a 48 anni-luce dalla Costellazione di Pegaso. Per noi ufologi fu la fine totale di un incubo e la fine, soprattutto, di quel tribunale inquisitorio che, ancora e purtroppo per loro, continua a serpeggiare nell’ombra degl’inamovibili cicapini, ovvero quegli scettici nostrani suddetti che gettano letteralmente al vento i loro anni più belli ed il prezioso tempo donato loro dal Signore per denigrare poveri, inutili e vuoti articoli ufologici.

Ricordiamoli, dunque, quelle due belle persone, quei due scienziati veri che, con un gesto che rimarrà scolpito ad imperitura memoria nella storia dell’ufologia, ebbero il coraggio di demolire secoli e secoli di certezze: Michel Mayor e Didier Queloz, dell’Osservatorio di Ginevra. Da quel giorno ne è passata tanta di acqua sotto ai ponti e a febbraio 2016 il totale dei pianeti esasolari scoperti ammonta a 2052, distribuiti in 1300 sistemi planetari diversi. Di questi, 507 risultano di tipo multiplo mentre, fuori dalla lista della spesa rimangono in dirittura di acquisto altri 200 (duecento) pianeti, solo perché si è in attesa di dati che, inevitabilmente arriveranno. Dal punto di vista simbolico il pianeta extrasolare n° 2000 si chiama Kepler-406 ed è stato scoperto nel 2014, ma è stato confermato il 25 novembre 2015.

FRA CERTEZZE ED INCREDIBILI INCERTEZZE

Nonostante l’evidenza dei fatti, la possibilità di presenza di sistemi planetari attorno a stelle simili al Sole è valutata in modo molto diverso dalla nostra gaia scienza: la maggioranza degli astronomi ritiene che questa sia la norma, mentre una minoranza considerevole la pensa diversamente e stima che solo il 10% delle stelle di tipo solare posseggano un sistema planetario. Inoltre, in chiave non solo ufologica, la ricerca di esopianeti coincide con la ricerca di mondi potenzialmente abitabili o in grado di ospitare una forma di vita extraterrestre.

In data 28 febbraio 2016 l’esopianeta maggiormente candidato ad ospitare la vita sembra essere Kepler-22 b , orbitante attorno a Kepler-22, una stella nana gialla che si trova a circa 600 anni-luce da noi. Tale esopianeta, che è stato classificato come una “Super Terra”, si trova ad orbitare perfettamente nella propria zona abitabile e, cosa davvero significativa, possiede una temperatura superficiale media di circa 22 °C, il che equivale a dare come certa la presenza di acqua allo stato liquido, presupposto per la presenza di vita.

centro-ufologico-ferrarese-cuf-artioli-fiorenzoSe desiderate frequentare il nostro centro ufologico, sappiate che si trova in via Mantova 117, a Vigarano Pieve, nella palazzina di fianco alle vecchie scuole elementari, proprio di fronte alla chiesa, nel comune di Vigarano Mainarda, luogo dell’avvistamento della gigantesca astronave aliena, osservata da quattro persone nel 1986. La sede del CUF è aperta tutti i giorni, ma per i non iscritti la serata è attualmente il giovedì, dalle 21:30 alle 23.00 circa. Se qualcuno desiderasse iscriversi, sappia che l’iscrizione è gratuita e valida per sempre.

Per informazioni di vario tipo o segnalazioni di presunta natura ufologica, potete telefonare in ogni momento al 333.595.484.6 e vi risponderò io, Fiorenzo Artioli, fondatore e coordinatore del Centro ufologico ferrarese, nonché redattore del presente articolo, liberamente utilizzabile nel Web a patto di ricordarsi la cosa più difficile da fare, ovvero la citazione della fonte, così da dare a Cesare ciò che gli appartiene di diritto, ovvero le idee contenute nel suo articolo.